giovedì, Aprile 17, 2025

Dalle banconote ai corrimano: 10 oggetti che veicolano il coronavirus

Mentre le principali autorità pubbliche a livello mondiale sono impegnate a contenere l’allarmante diffusione della pandemia di coronavirus in atto, arriva il monito da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a prestare particolare attenzione agli oggetti di uso quotidiano, potenziali veicoli del covid-19.

Il portavoce dell’OMS ha spiegato al TelegraphSappiamo che i soldi passando di mano in mano possono raccogliere virus e batteri di ogni tipo”, avvertendo che “Consigliamo alle persone di lavarsi le mani dopo aver maneggiato le banconote ed evitare di toccarsi il viso”, suggerendo di preferire le opzioni di pagamento che non prevedano l’uso del contante per ridurre al minimo il rischio di diffusione. 

Com’è stato appurato, la principale via di trasmissione del contagio sarebbe dovuta all’effetto delle “droplets”(o “goccioline” in inglese).
Secondo Jürgen Haas, professore di medicina delle infezioni dell’Università di Edimburgo, Scozia, “Queste goccioline generate dalla tosse possono infettare direttamente un’altra persona tramite la trasmissione aerea o attraverso il contatto con le superfici [infette]”.

Il professore ha spiegato che il coronavirus può sopravvivere sulle superfici inanimate per “un bel po’ di tempo”, anche se non è stato ancora possibile stimare esattamente per quanto trattandosi di un microrganismo nuovo.
Il tempo di sopravvivenza del virus”, ha proseguito l’esperto, sembrerebbe dipendere “dalla superficie e dalle condizioni”. 

Haas ha stimato che le probabilità di sopravvivenza del covid-19 siano inversamente proporzionali al grado termico dell’ambiente: “Minore è la temperatura, maggiore è il tempo di sopravvivenzaSe la temperatura è più calda, il tempo di sopravvivenza del virus diminuisce”. Secondo il professore: “La vitalità del virus diminuirà in questo periodo, riducendo il rischio di trasmissione”.

Sebbene sia possibile la diffusione del covid-19 attraverso il contatto con oggetti inanimati, gli esperti rassicurano che le probabilità di contrarre in questo modo l’infezione siano minime, come ha confermato la dottoressa Christine Tait-Burkard, responsabile presso il Roslin Institute dei corsi di infezione e immunità all’Università di Edimburgo, che ha dichiarato: “La quantità di virus potenzialmente presente su un oggetto inanimato è generalmente molto ridotta” aggiungendo che il nostro “sistema respiratorio è molto bravo a filtrare i virus”. 

Il coronavirus può sopravvivere sugli oggetti, innalzando il rischio di contagio

Tuttavia l’osservanza di buone pratiche igieniche di base previene e riduce i rischi di contagio, come risulta dalle principali raccomandazioni delle autorità sanitarie a livello internazionale.

Il consiglio è infatti quello di lavarsi le mani regolarmente o – se impossibilitati – di utilizzare un disinfettante per le mani al 60% di alcol minimo, di tossire nella piega del gomito e di smaltire immediatamente i fazzoletti utilizzati.

L’elenco degli oggetti “incriminati”

Gli oggetti a rappresentare il maggior rischio di diffusione sono per lo più quelli inevitabilmente esposti al contatto di una pluralità di persone e sono: il denaro, le maniglie delle porte, le macchinette di uso comune negli uffici (come ad esempio le macchine del caffè), gli ATM, gli sportelli o le biglietterie automatiche, i corrimano delle scale, le superfici dei bagni pubblici, le superfici ospedaliere o qualsiasi strumento medico, i telefoni cellulari, i sedili o le superfici di appoggio dei mezzi pubblici (in particolare degli aerei).

Per questo si consiglia di evitare le esposizioni non strettamente necessarie, specialmente in zone molto affollate, e di igienizzare le mani con regolarità.

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