Gli Emirati Arabi Uniti hanno deciso di impedire a migliaia di migranti siriani, afghani e yemeniti di volare verso la Bielorussia. Il paese del golfo si è essenzialmente schierato a favore della decisione della Commissione Europea, la quale cerca di evitare in tutti i modi che i profughi arrivino ai confini con la Bielorussia. Diverse compagnie aeree che operano tra Minsk e alcune città arabe hanno specificato che vieteranno voli verso la capitale bielorussia.
Migranti Bielorussia: cosa sta succedendo?
Il flusso di migranti era stato sponsorizzato dal governo Lukashenko ma ha creato poi diversi disordini. A partire dalle condizioni che i migranti vivono. Spesso si trovano ammassati nei boschi e rischiano di subire grosse conseguenze derivanti dall’esposizione al gelo.
La Commissione Europea dopo i primi giorni di tentennamento ha ammonito la decisione della Bielorussia e ha cercato di impedirle di accogliere ulteriori migranti. Ha anche cercato di sollecitare numerose compagnie aeree, come la Turskish Airlines, a fare lo stesso. Quest’ultima infatti, allineandosi alle richieste dell’UE, ha vietato ai cittadini kurdi, siriani e afghani di prendere voli verso Minsk. Alle richieste della Turkish Airlines si è allineata anche la compagnia privata siriana Cham Wings Airlines che ha interrotti i voli per la Bielorussia.
Anche l’Iraq impedisce i voli
Il governo iracheno ha seguito quello emiratino dichiarando però che cercherà di rimpatriare i propri concittadini bloccati tra Polonia ed Emirati Arabi Uniti. “L’Iraq effettuerà un primo volo per coloro che desiderano tornare volontariamente il 18 novembre dalla Bielorussia“, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iracheno Ahmed al-Sahaf durante la notte tra domenica e lunedì.
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