sabato, Aprile 19, 2025

Crimini d’odio: in Irlanda c’è un’emergenza, ma non la legge

I crimini d’odio sono sicuramente una delle categorie di reato più gravi che possa esistere: si tratta di atti violenti eseguiti non per vendette personali, per ripicche derivanti dal comportamento di una singola persona, ma soltanto per la generica appartenenza di una persona ad una determinata categoria – un’etnia, una religione, un orientamento sessuale. Cose che spesso nemmeno si scelgono, caratteristiche intrinseche alla persona ovunque. In quasi tutti i paesi civilizzati, i reati d’odio sono puniti come qualcosa a sé stante, con un’eccezione assolutamente inaspettata: l’Irlanda.

Nel pieno dell’assenza di alcuna legge che punisca i crimini d’odio in quanto tali, negli ultimi tempi gli islamici irlandesi denunciano una vera e propria emergenza di crimini rivolti verso la loro categoria: minacce telefoniche, aggressioni verbali, pestaggi e anche peggio, i crimini eseguiti verso persone di religione islamica in Irlanda e denunciati tramite i canali ufficiali sono moltissimi in questi ultimi anni. Ciononostante, nessuna proposta di legge viene portata avanti per scoraggiare una vera e propria epidemia di reati, ed il fatto che un crimine sia stato eseguito per motivi legati a razzismo, omofobia o altro costituisce solo un’aggravante il cui riconoscimento è dunque soggetto al volere del giudice in questione.

Crimini d’odio in Irlanda: ecco perché la situazione è percepita come un’emergenza

A denunciare come la situazione della minoranza islamica in Irlanda non sia correttamente presa in considerazione è un l’imam della moschea di Maryam, il quale afferma di aver ricevuto per molto tempo delle minacce telefoniche da parte di persone che affermavano di “odiare l’islam, la sua cultura e l’immigrazione, di non volere moschee in Irlanda e di stare progettando un attacco armato alla sua moschea”. Una pratica che si è ripetuta spesso e che ha portato l’uomo a sporgere denuncia, costituendo una goccia finale affinché l’intera comunità iniziasse a rendere pubbliche minacce e aggressioni. Il polverone che si è innalzato ha raggiunto rapidamente tabloid e giornali internazionali, eppure i politici locali sembrano ancora non capire la gravità di quanto accade.

La questione ormai non interessa più soltanto i musulmani in senso stretto, ma ha colpito anche organizzazioni di carattere generico come Irish Counsil Of Civil Liberties, la quale ha redatto un documento in cui si elencano tutti i crimini compiuti verso persone musulmane in quanto tali – crimini d’odio, dunque. I dati sono preoccupanti, e buona parte dell’opinione pubblica preme affinché si faccia qualcosa per invertire la tendenza: una legge che colpisca direttamente questa tipologia di reati sarebbe sicuramente l’ideale, e speriamo che la progressiva sensibilizzazione degli irlandesi raggiunga anche il parlamento.

Leggi anche: La Svizzera e il velo islamico: un ulteriore divieto

Umberto Antonio Olivo
Umberto Antonio Olivo
Nato nel segno della musica, ho sempre scritto principalmente di pop e R&B. Col periodico mi sono scoperto in grado di scrivere anche di cinema, attualità, scienza, politica e svariati altri argomenti. Spero di potervi soddisfare con ogni tipologia di articolo possibile!

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