Il Cremlino ha affermato che non è stato compiuto nessun progresso significativo nei negoziati tra Mosca e Kyiv. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha sottolineato che a causa di mancanza di progressi è impossibile organizzare un incontro tra il presidente Putin e il presidente ucraino Zelensky.
Cremlino: nessun progresso significativo nei colloqui Mosca-Kyiv?
Il Cremlino ha affermato che non sono stati compiuti progressi significativi nei colloqui con l’Ucraina e per questo è impossibile per ora organizzare un incontro tra il presidente Putin e il presidente ucraino Zelensky. “Per parlare di un incontro tra i due presidenti bisogna fare i compiti. È necessario tenere ulteriori colloqui e concordarne i risultati. Finora non ci sono stati progressi significativi”, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
La guerra in Ucraina prosegue da ormai da 25 giorni e Mosca e Kyiv si sono impegnate una serie di colloqui di pace. Tuttavia non si sono ancora verificati importanti progressi. Mosca accusa Kyiv di ostacolare i colloqui di pace presentando piani inaccettabili per la Russia. Dal canto suo, Kyiv si dice pronta a impegnarsi nei colloqui, ma allo stesso tempo sottolinea che non accetterà ultimatum dalla Russia. La Turchia e ora anche la Svizzera si sono offerti di ospitare i colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha invece suggerito che Israele potrebbe essere il terreno di incontro per futuri colloqui di pace con la Russia. Il primo ministro israeliano, Nafltali Bennett, ha affermato che “c’è ancora molta strada da fare” nei colloqui di cessate il fuoco tra Mosca e Kyiv. “Ci sono diverse questioni controverse, alcune delle quali fondamentali”, ha detto Bennett.
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