USA-2020 Con le elezioni Americane ancora in bilico la direzione che prenderà il mercato azionario è difficile da pronosticare, più facile è invece prevedere quali saranno i settori che probabilmente beneficeranno e saranno penalizzati?
Quali cambiamenti dovremmo attenderci nelle politiche in caso di vittoria totale di Biden?
- Modernizzazione delle infrastrutture, non solo strade e ponti ma anche sviluppo della banda larga su scala nazionale nonché edifici e scuole ecosostenibili.
- Rafforzamento della riforma sanitaria di Obama, sia negli aspetti giuridici che per assicurarne una maggiore convenienza per la classe media. I Democratici potrebbero inoltre approvare una riforma del sistema di determinazione dei prezzi dei farmaci per ridurne i costi, consentendo a Medicare di negoziare i prezzi come già accade per altri enti governativi, come quelli dedicati ai veterani.
- Modesto incremento della tassazione per finanziare alcuni dei provvedimenti. Crediamo che possano essere approvati solo cambiamenti moderati e non rivoluzionari, ad esempio un’aliquota fiscale al 25% anziché del 28% proposto, considerata la prevista maggioranza di misura al Senato.
- Promozione dell’ecosostenibilità, con misure come la riduzione delle emissioni da combustibili fossili e la limitazione del fracking in aree di proprietà pubblica.
- Significativo sostegno finanziario in relazione al COVID-19 per le amministrazioni statali e comunali, oltre che per le imprese, qualora il Congresso non avesse già provveduto ad approvare ulteriori misure di stimolo entro gennaio 2021.
In caso di vittoria dei Democratici su tutti i fronti, è possibile che i mercati finanziari inizialmente prezzerebbero un incremento della tassazione sulle persone fisiche, sulle imprese, e delle plusvalenze.
Ciò potrebbe essere problematico per i mercati azionari e obbligazionari societari sui quali attualmente i titoli scambiano a multipli valutativi superiori alla media.
Altri potenziali rischi comprendono la possibilità che, presagendo un aumento dell’aliquota di imposta sulle plusvalenze, gli investitori siano tentati di vendere i loro titoli per pagare un’imposta inferiore sui guadagni realizzati, il che potrebbe comportare una maggiore volatilità di mercato a novembre e dicembre; la possibilità che le imprese anticipino la registrazione delle entrate e differiscano le spese non essenziali; e la possibilità che le aziende ritardino emissioni di debito con cedola più elevata/a maggior costo sino all’ entrata in vigore dell’aumento dell’aliquota di tassazione sulle imprese (nel 2016/2017 si è verificata la situazione inversa).