Con una sentenza 5-4, la Corte Suprema USA si schiera con le organizzazioni religiose in una disputa sulle restrizioni anti-covid messe in atto dal governatore di New York Andrew Cuomo che limitano il numero di persone che frequentano le funzioni religiose. Il caso è l’ultimo che contrappone gruppi religiosi a funzionari della città e dello Stato che cercano di fermare la diffusione del Covid-19. Inoltre mette in evidenza l’impatto di Amy Coney Barrett sulla Corte. La decisione arriva mentre i casi di coronavirus aumentano in tutto il paese.
Corte Suprema si schiera contro le restrizioni anti-covid, cos’è successo?
Se vi chiedevate se il nuovo giudice alla Corte Suprema poteva avere un impatto sulle future sentenze, la risposta è sì. Con una sentenza 5-4 la Corte Suprema americana si è schierata con le organizzazioni religiose in una disputa sulle restrizioni anti-covid messe in atto dal governatore di New York Andrew Cuomo. Tali restrizioni limitano il numero di persone che possono frequentare le funzioni religiose.
Decisiva è stata proprio Amy Coney Barrett, che mette in evidenza l’impatto del giudice di Trump sulla Corte. Il caso è l’ultimo che contrappone gruppi religiosi a funzionari della città e dello Stato che cercano di fermare la diffusione del coronavirus. Nella decisione arrivata a tarda notte, Barrett si è schierata con i suoi colleghi conservatori nella controversia. Il giudice capo John Roberts si è invece unito ai tre giudici liberali in dissenso.
La scorsa primavera e estate, prima della morte del giudice Ruth Bader Ginsburg, la Corte si è divisa in 5-4 casi simili dalla California e dal Nevada, con Roberts e i liberali in maggioranza schierati contro i luoghi di culto.
Da evidenziare che tale la decisione arriva mentre i casi di coronavirus aumentano in tutto il paese. Inoltre tutti i tribunali si erano schierati con il governatore di New York.
Cosa afferma la sentenza
La sentenza afferma: “I luoghi di culto devono affrontare regolamenti molto più restrittivi. Non solo non ci sono prove che i luoghi di culto abbiano contribuito alla diffusione del COVID-19. Ci sono molte altre regole meno restrittive che potrebbero essere adottate per ridurre al minimo il rischio per i partecipanti alle funzioni religiose”.
Gli avvocati di Cuomo hanno sostenuto che le restrizioni erano necessarie per aiutare a fermare la diffusione del Covid-19. E che i luoghi di culto non venivano trattati in modo diverso rispetto ad attività laiche simili. Tuttavia gli avvocati dell’Agudath Israel of America hanno affermato che il governatore ha specificamente preso di mira gli ebrei ortodossi.
Giudice Roberts si schiera contro la decisione della Corte Suprema
Il giudice conservatore John Roberts ha detto di essere in dissenso. Ha affermato che mentre “può benissimo essere che tali restrizioni violino la clausola del libero esercizio”, Cuomo aveva rivisto le restrizioni dopo che le organizzazioni religiose avevano presentato la loro sfida. Ha detto: “È una questione significativa ignorare le decisioni prese dai funzionari della sanità pubblica riguardo a ciò che è necessario per la sicurezza pubblica nel mezzo di una pandemia mortale”.
Roberts, che spesso lavora per tenere la Corte fuori dalla mischia politica e dall’atmosfera di divisione che ha dominato gli altri rami del governo, ha espresso parole dure per le critiche di Gorsuch e la decisione della Corte.
Il giudice Stephen Breyer, affiancato dai giudici Elena Kagan e Sonia Sotomayor, ha affermato che i regolamenti sono stati progettati per “combattere la rapida diffusione e, in molti casi, fatale del virus COVID-19”. Inoltre hanno permesso al governatore di identificare punti caldi in cui il virus era apparso. Breyer ha notato le macabre statistiche riguardanti il virus che ha infettato più di 12 milioni di americani ed è attualmente in aumento. Ha detto: “La Costituzione affida principalmente la sicurezza e la salute delle persone ai funzionari politicamente responsabili degli Stati”.
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