La Corte d’appello di Londra ha stabilito che il piano della Gran Bretagna di deportare i richiedenti asilo in Ruanda è illegale. Si tratta di una grave battuta d’arresto per il primo ministro Rishi Sunak, che si è impegnato a impedire ai migranti di attraversare la Manica su piccole imbarcazioni.
Corte Gran Bretagna: illegale piano Ruanda
La Corte d’appello di Londra ha dichiarato illegale il contestatissimo piano Ruanda voluto dal governo britannico, che prevede il trasferimento di quote di richiedenti asilo in Africa per dissuadere l’immigrazione illegale. “Le carenze nel sistema di asilo in Ruanda sono tali che ci sono motivi sostanziali per ritenere che esista un rischio reale che le persone inviate in Ruanda vengano rimpatriate nei loro paesi d’origine dove affrontano persecuzioni o altri trattamenti disumani”, ha affermato il giudice Ian Burnett.
Sunak sotto pressione
Si tratta di un duro colpo per l’esecutivo di Rishi Sunak e per il disegno di legge noto come Illegal Migration Bill introdotto per fermare gli sbarchi sulle coste inglesi. Il primo ministero Sunak è sotto pressione. Oltre a combattere le critiche del suo stesso partito di destra e dell’opinione pubblica sugli arrivi di migranti e rifugiati, Sunak sta affrontando un’inflazione ostinatamente alta e una crisi del costo della vita. Sunak ha fatto del “fermare le barche” una delle sue priorità e spera che un calo degli arrivi possa aiutare il suo partito conservatore a ottenere una vittoria alle prossime elezioni nazionali. Ma ora, dopo la sentenza della Corte di Londra, Sunak deve rivedere tutti i suoi piani.
Leggi anche: Migranti in Gran Bretagna: nuove polemiche per il piano Ruanda
Regno Unito: un piano per inviare i rifugiati in Ruanda
Deportazioni in Ruanda: Corte europea interrompe l’operazione