“Risponderemo a una guerra totale con una guerra totale e a una guerra nucleare con il nostro stile di un attacco nucleare”. Lo ha detto oggi Choe Ryong-hae, il secondo Ufficiale più potente della Corea del Nord, durante la grande parata nazionale di Pyongyang in onore del centocinquesimo anniversario della nascita del padre della patria Kim Il – Sung. Ha accusato poi il Presidente americano, Donald Trump, di aver creato “una situazione di guerra”, inviando mezzi militari in prossimità del Paese.
La tv di Stato ha mostrato le immagini della festa soffermandosi, in particolare, sulla marcia dei soldati e su alcuni prototipi di missili intercontinentali, KN -08 e KN -14, trasportati su camion. Gli esperti hanno sottolineato che tali mezzi potrebbero essere in grado di colpire il territorio statunitense, ma solo dopo che saranno testati.
E’ stata notata pure la presenza di un razzo, mai visto prima, ritenuto probabilmente un falso dai Paesi occidentali, ma anche carri armati, lanciarazzi multipli, pezzi d’artiglieria e un missile a combustibile solido che potrebbe essere lanciato dai sottomarini.
Era presente inoltre il Dittatore, Kim Jong Un, che ha assistito all’evento con alcuni massimi funzionari dello Stato. Il significato dell’iniziativa odierna è da ricondursi a uno scopo di propaganda finalizzata a mantenere una forte coesione interna, oltre che a inviare un chiaro messaggio al Capo della Casa Bianca che, in questo momento, sarebbe intenzionato ad avviare pericolose azioni belliche.
La diplomazia mondiale continua a lavorare, intanto, per disinnescare la crisi in corso. Il Ministro degli Esteri russo ha telefonato, in nottata, al suo omologo cinese per valutare ulteriori iniziative volte alla de – esclation, mentre l’Ambasciatore di Mosca a Pyongyang, Aleksandr Matsegora, non ha escluso un nuovo test missilistico del Regime, che potrebbe mandare Washington su tutte le furie, per oggi o il 25 aprile, giorno dell’ottantacinquesimo anniversario dell’istituzione dell’esercito.