La vita è composta da sfumature. E’ fatta di luci e ombre. Di frammenti offuscati e visuali nitide. Ecco perché, anche nel momento in cui tentiamo di descrivere un aspetto specifico di questo mondo, non è facile rimanere “monocromatici”. Perché utilizzare solo quel rosso mogano, quando abbiamo a disposizione anche quel vermiglio e quel Falun? Se poi associamo a questo aspetto il mondo della scrittura, tutto si complica. Non in senso negativo. E’ che il foglio bianco ha la capacità di strappare dalla mente i pensieri più celati. E’ come se riuscisse a tirare fuori concetti che avevamo dimenticato o a cui non abbiamo mai dato adito. Oppure, può succedere che ci si senta guidati dalla penna. Come se fosse quest’ultima a raccontare, e noi fossimo una mano mossa per inerzia. Potrebbero essere queste le sensazioni provate dello chef Norbert Niederkofler durante la stesura del suo libro “Cook The Mountain”.
Cosa racchiude “Cook The Mountain”?
Trattandosi di un volume scritto da uno chef stellato, ci si aspetterebbe una serie di ricette e consigli di cui far tesoro. E invece non è così. O meglio. Non in questo caso. Un libro del genere esiste, ma non è “Cook The Mountain”. Quest’ultimo, fra le sue pagine, contiene molto di più. Al suo interno si trova l’essenza della montagna. Si sa, soprattutto quest’anno, questa meta è stata fra le più ambite dai vacanzieri. Questo perché grazie ai suoi spazi immensi e ai suoi freschi aliti di vento, riesce a catturare chi ha bisogno di ritrovare la pace. E’ possibile far trasparire la stessa aria attraverso un manoscritto? Per lo chef altoatesino Norbert Niederkofler la risposta è affermativa. L’uomo ha deciso di far pulsare il cuore della sua terra attraverso queste pagine. Lo ha fatto raccontando aneddoti, storie, pensieri.
Già per questo possiamo comprendere che non si tratta affatto di un’opera autoreferenziale. Tuttavia, l’autore si spinge oltre. La voce narrante non è solo la sua, bensì anche quelle di chi, come lui, vive ogni giorno la montagna. Anche questo è un aspetto da tenere in considerazione. Non capita tutti giorni che un personaggio celebre passi la parola a chi non ha la stessa fama. Al contrario, Norbert Niederkofler ha deciso di agire proprio così. Affinché i lettori possano avere un assaggio d’Alto Adige più ad ampio spettro. Questa pandemia globale ha ridotto le nostre possibilità. Ci ritroviamo a essere immersi in un mondo attualmente inesplorabile. Ciò non solo comporta la mancanza di stimoli, ma anche una ridotta esperienza della vita in sé, di ciò che può donarci. “Cook The Mountain” può rivelarsi un autentico asso nella manica, per farci assaporare la montagna anche a migliaia di chilometri di distanza.
La filosofia di dell’autore
<<“Cook the Mountain” indaga i valori che a livello globale uniscono culturalmente e socialmente le persone che vivono la montagna come risorsa, passione, sfida e patrimonio da tutelare. Mettendo in relazione la cultura e le tradizioni di montagna con la cucina e la gastronomia di tutto il mondo, è possibile contribuire alla crescita sostenibile dell’intero pianeta e ridefinire il suo sviluppo economico-sociale esplorando gli aspetti che legano produzione, prodotto, territorio e consumo>>. Sono queste le parole dello chef riguardo al suo manoscritto. Abbiamo quindi a disposizione un assaggio di quel macrocosmo che è la montagna. Cogliamo dunque la possibilità di fare un salto in Alto Adige, nascosti tra quei monti maestosi. E chissà, magari la vita comincerà a sorriderci in maniera un po’ più sincera.