La Commissione elettorale statale polacca (Pkw) ha adottato una risoluzione con la quale ha riaffermato l’impossibilità che si tenessero domenica 10 maggio le elezioni presidenziali e ha dato alla presidente della Camera bassa del parlamento 14 giorni per indire nuove elezioni. Lo riferisce l’agenzia di stampa “Pap“. Il presidente del Pkw, Sylwester Marciniak, ha chiarito che la decisione è “definitiva, immediatamente applicabile e non appellabile presso la Corte suprema“. Dopo questa risoluzione adottata ieri, la presidente del Sejm Elzbieta Witek dovrà ora specificare una nuova data per le presidenziali, da svolgersi entro 60 giorni dalla loro indizione formale. Il procedimento elettorale dovrà partire da zero, inclusa la registrazione dei comitati elettorali e delle candidature.
Già lo scorso 8 maggio la Commissione elettorale polacca ha stabilito che le elezioni presidenziali polacche “non possono svolgersi domenica 10 maggio, non si possono applicare le norme del codice elettorale sul voto, non sarà vincolante il silenzio elettorale e i seggi resteranno chiusi”. L’organismo ha spiegato di “aver intrapreso ogni iniziativa legata alla conduzione delle elezioni del presidente della Repubblica di Polonia, indette dalla presidente del Sejm per il giorno 10 maggio e a cui era vincolata”.
Tuttavia, viene precisato nel comunicato, il Pkw si è visto sospendere da una legge approvata il 16 aprile 2020 le attribuzioni relative alla preparazione e stampa delle schede elettorali, rendendo il voto impossibile. “La normativa in vigore ha privato la Commissione degli strumenti necessari a svolgere i suoi obblighi. In relazione a ciò, essa informa gli elettori, i comitati elettorali, i candidati, l’amministrazione elettorale e gli enti territoriali che il voto il 10 maggio 2020 non si può svolgere”, si legge nel comunicato.
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