Senza memoria, il passato cadrebbe nell’oblio e non resterebbe traccia di ciò che è stato. Da qui si arriva alla ‘cultura del ricordo’, relativa anche ai dettagli che si vogliono ricordare e che non è semplice richiamare alla mente, anche a causa di fattori come lo stress. Tra gli altri, anche dormire bene ha un ruolo importante nella formazione e nella conservazione dei ricordi a lungo termine. Andiamo a saperne di più, quindi a capire come rinforzare la memoria.
Memoria e ricordi
I ricordi rappresentano un valore perché legano le parti e le fasi della vita. Alcuni possono fungere da spinta per creare l’energia per affrontare il presente e gli accadimenti della vita.
La memoria, quindi, è definita come la funzione psichica che permette di riprodurre nella mente l’esperienza passata. Essa prende dalle immagini, sensazioni o nozioni. Si riconosce e viene localizzata nello spazio e nel tempo.
Consiste nel processo di codifica, immagazzinamento, consolidamento e recupero di informazioni ed esperienze derivate dall’ambiente e dall’attività di pensiero.
Per non cadere nella malinconia e nella nostalgia, bisogna fare appello alla cosiddetta ‘memoria positiva’, che è rappresentata dalle pagine della vita e della storia. Queste raccontano chi siamo, se si tratta di ricordi diretti o indiretti. Se sono propri o legati ad altri.
Rinforzare la memoria
La memoria può essere richiamata ed è possibile recuperare i contenuti necessari per collegare le esperienze e costruire le storie.
Memoria a breve e a lungo termine
Per essere immagazzinate e recuperate, le nuove informazioni devono passare dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine, che conserva i ricordi in maniera permanente e duratura. Contrariamente ai contenuti della memoria a breve termine, che si perdono se non si presta attenzione ai dettagli che si vogliono ricordare. Ad esempio, la ripetizione fortifica la memoria. Così, le nuove informazioni vengono selezionate per la loro novità e per la loro relazione con gli obiettivi e valori. Si apprende come ignorare ciò che si è già acquisito o che non interessa. E si acquisisce una nuova conoscenza collegandola al nostro bagaglio di conoscenza.
Prestare attenzione
Dunque, già si comprende che prestare attenzione è fondamentale per creare un ricordo. Infatti, si ricorda ciò a cui si presta attenzione. Solitamente, se non si ricorda perché si ha un vuoto di memoria, è perché non si è prestata attenzione o essa è divisa su può elementi.
La tendenza è prestare attenzione, dunque ricordare, ciò che è considerato significativo e che ha risonanza emotiva.
Il metodo Chunking
Consiste nel raggruppamento di informazioni più piccole e si utilizza per compensare le limitazioni della capacità di memoria.
Letteralmente ‘fare a pezzi’, rappresenta una tecnica di memorizzazione che consiste nell’organizzare informazioni in gruppi più piccoli e gestibili, che sono definiti ‘mattoncini di apprendimento’. I gruppi di elementi che possono essere associati tra loro diventano un pezzo. Quindi, il tutto è ricordato attraverso le parti.
Apprendimento nello spazio separato
Per fissare le informazioni nel tempo, è bene distanziare l’apprendimento, facendo in modo di immagazzinare i dati in sessioni multiple e diffuse. Più le sessioni sono distanziate, maggiore è lo sforzo richiesto per ricordare e ciò porta a una migliore memoria a lungo termine.
L’emozione rinforza la memoria
I ricordi dureranno nel tempo se accompagnati dall’esperienza dell’emozione. Infatti, l’emozione agisce da carburante per prolungare la memoria. Tanto che gli eventi che hanno risonanza emotiva maggiore, vengono ricordati maggiormente rispetto a quelli neutri. Alcuni eventi non si scorderanno mai, resteranno indelebilmente fissati nella mente e riaffiorano appena richiamati.
Da ciò è facile capire che se si fornisce significato emotivo agli oggetti e alle azioni, la memoria ne sarà rafforzata.
Lo stress diminuisce l’apprendimento
A contrastare le modalità per rinforzare la memoria, è lo stress. Quando c’è ansia o stress, si vive la preoccupazione. Entrano in gioco pensieri intrusivi che diminuiscono la capacità di apprendere nuove informazioni e recuperare informazioni apprese in precedenza.
Conclusioni
Rinforzare la memoria si può. Anche un buon riposo ha un ruolo fondamentale nella formazione e nella conservazione dei ricordi a lungo termine. Bisogna prestare attenzione, sperimentare la ‘sorpresa’, dare significato a quell’azione o pensiero e collegare un’emozione alla situazione.
In tal modo si dà un senso alle scelte del presente e si rinforza la memoria nel tempo, a qualsiasi età.
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