Una mostra su Firenze in epoca romana valorizzerà alcuni materiali utilizzati per consolidare un argine dell’Arno. Il Consorzio di Bonifica ha recuperato antiche colonne sotto Ponte vecchio, resti già portati in superficie alla fine degli anni Settanta.
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Come sono fatte le colonne sotto Ponte Vecchio?
Sono parti di colonne in marmo lavorate e rotte in più punti. Sulla superficie, nonostante l’azione dell’acqua, sono ancora visibili le scanalature che le ornavano. Gli elementi architettonici sono levigati e il rilievo è quindi diventato meno profondo. I reperti sono datati tra I e II secolo d.C. e costituivano templi della Firenze antica. In epoca alto medievale, però sono finiti nel fiume e ora sono posizionati sulla riva dell’Arno nei pressi di Ponte vecchio.
Florentia
Gli studiosi ritengono che la fondazione di Florentia si debba a Augusto, dopo che Cesare ebbe bonificato la pianura dell’Arno. La tradizione ricorda invece che furono le legioni di Gaio a costruire la città nel 59 a.C. e le fonti citano i giochi in onore a Flora. L’insediamento si trova nei pressi di Fiesole, il centro etrusco che all’epoca controllava la zona. In precedenza, dall’VIII secolo a.C., la riva destra dell’Arno nel medio corso era già occupata da insediamenti villanoviani. Gli abitanti hanno scelto l’area perché facilmente accessibile e adatta ai traffici commerciali via acqua.
Il recupero delle colonne
Il Consorzio di bonifica Medio Valdarno stanno lavorando alla messa in sicurezza e alla pulizia del letto del fiume. Lo scopo è ridurre il rischio idrogeologico e rimuovere i sedimenti che rendevano difficoltosa la manutenzione della sponda. La presenza delle colonne è nota già dagli anni Settanta, ma per gli interventi attuali è intervenuta anche la Soprintendenza archeologica di Firenze. Franeck Sznoura ha riconosciuto nei reperti degli elementi antichi e ha intenzione di approfondire gli studi. Si pensa a allestire una mostra su Firenze romana.