Stanno per spegnersi le luci della storica libreria City Lights di San Francisco. Fondata a dal poeta centenario Lawrence Ferlinghetti.
Simbolo della beat generation statunitense, ospita, ogni anno, migliaia amanti dei libri da tutto il mondo.
Tra le tante vittime della pandemia la libreria indipendente e casa editrice di San Francisco. L’emergenza sanitaria, divenuta ormai emergenza economica, sta costringendo City Lights a chiudere i battenti.
City Lights storica libreria di San Francisco
Elaine Katzenberger, redattore di City Lights Books, ha avviato una campagna GoFundMe per raccogliere i $ 300.000 necessari per mantenere a galla l’attività.
“City Lights deve affrontare sfide formidabili al momento: la nostra libreria è chiusa al pubblico dal 16 marzo e deve rimanere chiusa per un periodo di tempo indefinito“, ha scritto Katzenberger sul sito della raccolta fondi.
La campagna “Keep City Lights Books Alive” ha già raccolto $ 106.000, oltre un terzo del traguardo da raggiungere.
Elaine Katzenberger ha avviato una raccolta fondi per tenere in vita la libreria
“A differenza di alcuni negozi, non possiamo nemmeno elaborare gli ordini online, poiché vogliamo che i nostri rivenditori restino al sicuro a casa“, ha aggiunto Elaine Katzenberger.
Elaine spiega quanto ormai sia diventato difficile andare avanti senza entrate e con fatture scadute da saldare. Sottolineando che anche le riserve di denaro si stiano esaurendo.
Nonostante l’enorme difficoltà economica del momento, la libreria continua a garantire la piena retribuzione ai suoi dipendenti. Un impegno che l’attività non è più in grado di sostenere.
City Lights è stato il punto di partenza per la diffusione del pensiero beat negli Stati Uniti
Fondata nel 1953 dal poeta Lawrence Ferlinghetti e da Peter D. Martin, professore e libraio, City lights è stato un luogo di aggregazione per la contro-cultura alternativa degli anni Cinquanta e Sessanta.
Eletta a luogo di riferimento degli scrittori che hanno rappresentato la “beat generation“. Movimento di ribellione giovanile sviluppatosi negli Stati Uniti negli anni Cinquanta
La libreria ha dato voce al movimento beat, diffondendone il pensiero sociale e politico alternativo attraverso la pubblicazione di libri.
City Lights ha dato voce alla cultura alternativa americana negli anni ’50 e ’60
Lawrence Ferlinghetti, cuore pulsante di City lights
Ferlinghetti, di origine italiana, ha compiuto il mese scorso 101 anni. Poeta, editore e attivista politico. Ha ispirato intere generazioni di artisti, da Jim Morrison a Omar Pedrini.
Nominato il primo poeta vincitore della città di San Francisco. Il suo centesimo compleanno, il 24 marzo 2019, è stato decretato Lawrence Ferlinghetti Day in the City By the Bay.
La sua libreria è stata per cinquant’anni un posto di ritrovo per scrittori, artisti e intellettuali. Un luogo di aggregazione spontanea per manifestazioni di protesta politica. Com’è avvenuto, ad esempio, negli anni Sessanta con il movimento contro la guerra in Vietnam.
Ha sempre sostenuto con impegno le idee progressiste e innovative, opponendosi apertamente alle forze conservatrici e di censura. Prendendo posizioni politiche chiare e democratiche.
Lawrence Ferlinghetti, cofondatore della libreria City Lights a San Francisco
“La poesia che si è fatta udire di recente è ciò che potrebbe essere chiamata poesia di strada. Perché consiste nel far uscire il poeta dal suo interiore santuario estetico, dove troppo a lungo è rimasto a contemplare il suo complicato ombellico. Consiste nel riportare la poesia nella strada dove era una volta, fuori dalle classi, fuori dalle facoltà e in realtà fuori dalla pagina stampata. La parola stampata ha reso la poesia silenziosa“
Queste magnifiche parole, pronunciate nel 1958 da un quarantenne Lawrence Ferlinghetti, possono essere prese a manifesto della cultura beat.
Movimento di cui Ferlinghetti non solo era uno dei massimi esponenti, ma il più importante editore e divulgatore.
Spirito che portò nella libreria che fondò nel lontano 1953 e che oggi rischia di abbassare le serrande.
La chiusura della City Lights potrebbe lasciare una ferita enorme nella memoria culturale degli Stati Uniti d’America. Uno Stato già duramente provato dal dilagare della pandemia.
La libreria ha chiesto ai fan di tutto il mondo di condividere i loro ricordi di City Lights sui social media.
Prima o poi il virus se ne andrà, ma il vuoto che lascerebbe la libreria sarà sempre vivo.
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