giovedì, Aprile 17, 2025

Citrobacter: cos’è questo batterio killer

Il Citrobacter è un batterio che può essere trovato quasi ovunque nel suolo. Ma anche nell’acqua e nelle acque reflue. Può essere presente anche nell’intestino umano. Raramente è fonte di malattie, ad eccezione delle infezioni delle vie urinarie. Ma anche della meningite e della sepsi infantili.

I ceppi di Citrobacter hanno geni che codificano la resistenza all’ampicillina (l’ampicillina è un antibiotico del gruppo delle penicilline appartenente alla classe dei β-lattamici) e alle cefalosporine (le cefalosporine sono una sottoclasse degli antibiotici chiamati β-lattamici) di prima generazione. Inoltre, gli isolati di Citrobacter, possono essere resistenti a molti altri antibiotici. Come risultato di geni di resistenza codificati da plasmidi (i plasmidi sono piccoli filamenti circolari di DNA).

Il Citrobacter all’attacco di soggetti deboli

Le specie Citrobacter svolgono solo raramente un ruolo come patogeni. Come patogeni opportunisti, possono causare infezioni (principalmente infezioni intra-addominali) in pazienti con un sistema immunitario indebolito. I patogeni opportunisti sono microrganismi che vivono come saprofiti. Ovvero che si nutrono di materia organica morta. Generalmente sono poco o affatto virulenti. Ma che possono diventare patogeni approfittando di una condizione di minorata resistenza. La maggior parte delle infezioni che possono provocare sono ospedaliere (infezioni nosocomiali). In questo caso trovano il paziente debilitato. Per esempio da una operazione chirurgica. In singoli casi sono stati descritti come causa di infezioni al di fuori dell’intestino (extraintestinali). Vengono citate come esempi le infezioni delle vie urinarie e le infezioni delle vie respiratorie.

Sintomi

Il Citrobacter koseri è la specie meglio conosciuta come causa di sepsi e meningite nei neonati e nei bambini piccoli. Potendo portare a possibili ascessi del Sistema Nervoso Centrale. I segni e sintomi più comuni includono instabilità termica, irritabilità, convulsioni, ittero, vomito e letargia (stato di sonno patologico profondo).

Trasmissione del Citrobacter e cura

La trasmissione può essere verticale, ovvero da madre a figlio durante qualunque fase della vita intrauterina e neonatale. Ma anche da persona a persona. La pericolosità del batterio è data dall’aver sviluppato un’ostinata antibiotico-resistenza. Un farmaco adatto ma che presenta numerosi effetti collaterali e per questo considerato dai medici una sorta di ‘ultima spiaggia‘ è la colistina. Serve per combattere le infezioni quando gli altri farmaci non funzionano. La colistina è un antibiotico di origine naturale prodotto dall’Aerobacillus colistinus. È però particolarmente tossico per reni e per il sistema nervoso centrale. L’utilizzo della colistina nei neonati e nei prematuri deve essere fatto con molta cautela, poiché i loro reni non sono ancora completamente sviluppati.

La vera cura preventiva è l’igienizzazione delle mani con un lavaggio accurato e frequente. Ma anche delle superfici in generale. Queste operazioni rappresentano un forte deterrente contro le infezioni. La pandemia da covid-19 originata da un coronavirus ha dimostrato, qualora ce ne fosse stato bisogno, che è l’arma migliore.

Altre cause di resistenza e contagio

Esiste uno studio del EFSA (European Food Safety Authority) e dell’ECDC (European Center for Diseases Prevention and Control). Il risultato di tale studio è che l’Italia è il paese europeo che usa più antibiotici per gli allevamenti animali. Questo provoca un’assuefazione agli antibiotici. Favorendo successivamente l’emergenza di resistenze batteriche anche nell’uomo.

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