La Cina sta soffrendo la peggiore siccità mai registrata. Poiché l’aumento delle temperature ha prosciugato tratti chiave del fiume Yangtze, con conseguenze sull’energia idroelettrica. Danneggiando altresì i raccolti, e limitando l’approvvigionamento di acqua potabile in alcune comunità rurali. La siccità ha colpito almeno 2,46 milioni di persone e 2,2 milioni di ettari di terreni agricoli.
La Cina sta soffrendo la peggiore siccità mai registrata?
Lo Yangtze, il fiume più lungo dell’Asia e il terzo più lungo del mondo, è al livello più basso per questo periodo dell’anno. Da quando sono iniziate le registrazioni nel 1865. Intere sezioni e dozzine di affluenti, si sono prosciugate. Chiudendo alcune rotte marittime essenziali. Lo Yangtze, fonte di acqua potabile per oltre 400 milioni di cinesi, è un importante motore per l’economia del Paese. Nonchè un anello chiave della catena di approvvigionamento della Cina con il mondo. L’impennata di temperature da record ha esaurito le scorte idriche. Almeno 66 fiumi in 34 contee nel comune di Chongqing si sono prosciugati. Con un impatto sulla produzione di energia idroelettrica, l’arresto delle spedizioni commerciali e l’interruzione delle attività industriali e agricole. Sabato, l’ufficio meteorologico nazionale ha emesso un avviso di una lunga e grave ondata di caldo. Il più alto della scala di allerta. Che durerà almeno fino al 25 agosto e potrebbe arrivare fino a settembre. Giovedì a Chongqing le temperature hanno raggiunto il record di 45 gradi Celsius.
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Fabbriche chiuse
La Cina chiude le fabbriche, risparmia energia mentre il caldo soffoca l’economia. La provincia sud-occidentale del Sichuan, che dipende fortemente dall’energia idroelettrica, – l’80% della sua elettricità la ottiene dalle centrali idroelettriche – ha ordinato la chiusura delle fabbriche in 19 province. Fino a sabato. Per mantenere l’elettricità a disposizione della popolazione. L’interruzione aumenta le sfide per il Partito Comunista al potere. Che sta cercando di sostenere il rallentamento della crescita economica. In vista di un terzo mandato quinquennale come leader, del presidente Xi Jinping. La seconda economia più grande del mondo è cresciuta solo del 2,5% nella prima metà del 2022. Meno della metà dell’obiettivo ufficiale del 5,5%. Secondo la Banca Mondiale, il bacino del fiume Yangtze, produce il 45% della produzione economica cinese. Tuttavia, la crisi climatica segue anni di avvertimenti da parte di esperti. Secondo cui la Cina, il più grande emettitore mondiale di anidride carbonica, dovrà affrontare condizioni meteorologiche estreme. Sebbene Pechino si è affermata come una forza trainante nella lotta al cambiamento climatico. Ma continua anche a costruire centrali elettriche a carbone che producono anidride carbonica, mercurio e altre emissioni nocive.