La Cina si scaglia contro il G7. Dopo che i leader del G7 hanno chiesto una nuova indagine sulle origini del coronavirus, Pechino afferma che l’Occidente ha politicizzato il virus e dice che contro di loro ci sono solo accuse infondate. La Cina accusa anche il G7 di manipolazione politica e interferenza negli affari interni cinesi.
Cina contro il G7: cos’è successo?
Dopo il vertice del G7 in Cornovaglia crescono le tensioni tra la Cina e l’Occidente. Ad alimentare le tensioni è soprattutto l’origine della pandemia di coronavirus. Il Gruppo dei 7 chiede una nuova indagine indipendente sulle origini della pandemia e la Cina ha quindi attaccato i leader del G7.
In una lunga dichiarazione il governo cinese scrive: “L’origine sull’epidemia del Covid-19 è una questione scientifica. La Cina ha sempre mantenuto un atteggiamento aperto e trasparente e ha assunto un ruolo guida nella cooperazione sulla sua tracciabilità con l’Oms. Non bisogna politicizzare la pandemia, ma seguire un lavoro svolto in modo scientifico, obiettivo e equo. Il gruppo di esperti Cina-Oms ha condotto ricerche in modo indipendente, scrivendo rapporti indipendenti, seguendo le procedure dell’Oms e adottando metodi scientifici. L’attuale epidemia sta ancora imperversando in tutto il mondo e il lavoro di tracciabilità dovrebbe essere svolto dalla collaborazione di scienziati di tutto il mondo e non dovrebbe essere politicizzato”.
La dichiarazione prosegue: “I politici negli USA e in altri Paesi ignorano i fatti e la scienza, mettono in discussione e negano apertamente le conclusioni del rapporto del gruppo di esperti congiunto e fanno accuse irragionevoli contro la Cina, deviando completamente dallo spirito della scienza, che sono tipiche manipolazioni politiche. I Paesi rilevanti usano persino le agenzie di intelligence per rintracciare la fonte e il suo scopo politico è chiaro. Ciò può solo ostacolare la cooperazione per la tracciabilità globale e va contro il desiderio della comunità internazionale di combattere l’epidemia in modo solidale. La Cina continuerà a svolgere attivamente la cooperazione internazionale sulla tracciabilità che dovrebbe basarsi su una prospettiva globale e deve essere svolto in più Paesi”.
Cina accusa il Gruppo dei Sette di interferenza negli affari interni
Il summit del G7 ha fatto arrabbiare Pechino anche su altre questioni. La Cina ha accusato il G7 di manipolazione politica e interferenza nei propri affari interni. L’Ambasciata cinese a Londra ha affermato: “Il Gruppo dei Sette sfrutta questioni relative allo Xinjiang per dedicarsi alla manipolazione politica e interferire negli affari interni della Cina. Pechino si oppone fermamente. I tempi in cui le decisioni erano dettate da un piccolo gruppo sono finiti da molto tempo. Noi crediamo che i Paesi, grandi o piccoli, forti o deboli, ricchi o poveri, siano tutti uguali. Inoltre crediamo che gli affari del mondo debbano essere gestiti attraverso la consultazione tra Paesi”.
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