Cartesio diceva che “il dubbio è l’origine della saggezza”. Interrogarsi, porsi dei quesiti, non fermarsi alla semplice apparenza ma ricercare oltre: questa era la saggezza portata dal dubbio.
Chi era Cartesio?
Celebriamo oggi, nel giorno della sua scomparsa avvenuta l’11 febbraio 1650 a Stoccolma, il filosofo e matematico francese René Descartes, italianizzato in Renato Cartesio. La conoscenza razionalistica doveva essere alla base di qualsiasi scienza e apprendimento, non solo di quello matematico. Egli studiò in un collegio dove l’apprendimento della matematica era inferiore rispetto agli studi filosofici e in particolare aristotelici.
Il dubbio
Il dubbio principale è: cosa può essere conosciuto con assoluta certezza? Ma è proprio questo ragionare sul dubbio la risposta all’enigma principale. Cogito ergo sum: penso, quindi esisto. Il pensiero è implicitamente ciò di cui non si può dubitare. L’atto stesso di pensare e ragionare razionalmente è ciò che contraddistingue l’uomo da qualsiasi altro animale e, per questo, è prova inconfutabile della nostra stessa esistenza. Cartesio concluderà di essere, quindi, una “sostanza pensante”. Tale res cogitans, quindi, è dotata di libertà e consapevolezza, in contrapposizione alla res extensa che è, appunto, estesa, limitata e inconsapevole.
Il metodo di Cartesio
Il metodo a cui si approccia è quella della deduzione. Il rapporto fondamentale è quello tra soggetto e oggetto-idea, nel senso che noi non conosciamo direttamente le cose ma le nostre idee sulle cose: il soggetto, quindi, non conosce direttamente l’oggetto. Parlando della conoscenza sensibile si arriva a diffidare dei sensi poiché essi possono ingannare; da qui si approccia allo scetticismo metodologico, ossia il rifiutare e ritenere falsa ogni idea che può essere revocata in dubbio. Egli vede, contrariamente a Platone, un mescolarsi tra anima e corpo; questo non significa che non si possono distinguere le azioni che appartengono all’una o all’altro: l’anima conosce la verità, il corpo le sensazioni.
Cartesio ha fornito un contributo prezioso per la filosofia d’oggi; molte sue teorie furono confermate o continuate persino da Kant.