L’arcivescovo di Timor Est Carlos Filipe Ximenes Belo, premio Nobel per la Pace, è accusato di pedofilia. Lo scandalo potrebbe rimbalzare sulla leadership di Timor Est. L’attuale presidente è infatti molto legato a Belo. Oltre alla possibile indagine da parte del Vaticano, ora Belo rischia di essere privato del premio Nobel per la Pace.
Arcivescovo Carlos Filipe Ximenes Belo è accusato di pedofilia
Nel Timor Est, uno Stato profondamente cattolico, potrebbe “esplodere” una bomba politica dopo che è stato rivelato che il Vaticano ha nascosto le accuse a lungo vociferate secondo cui l’arcivescovo Carlos Filipe Ximenes Belo, premio Nobel per la Pace nel 1996, è un pedofilo seriale. Il Vaticano ha ora confermato che Belo, 74 anni, è soggetto a sanzioni disciplinari in Portogallo dal 2019 per accuse di abusi sessuali commesse contro ragazzi durante il suo periodo come amministratore apostolico nell’allora Timor Est negli anni ’90.
Secondo quanto riferito da The Pillar, la principale rivista cattolica conservatrice americana, ha affermato che la Santa Sede ha imposto restrizioni a Belo. Al vescovo gli è stato proibito di vivere a Timor Est, contattare minori o esercitare il ministero sacerdotale in pubblico. L’attuale presidente del Timor Est, Jose Ramos-Horta ha stretti legami con Belo. Ha condiviso il premio Nobel per la Pace con Belo per aver svolto un ruolo di primo piano nella lotta per ottenere la libertà di Timor Est. Ramos-Horta e altri membri dell’élite al potere dovranno ora affrontare critiche per il “silenzio assordante” che circonda gli abusi presumibilmente commessi da Belo.
L’indagine del giornale olandese
La rivista di notizie olandese De Groene Amsterdam ha svelato la storia dopo un’indagine meticolosa e durata anni del giornalista freelance Tjitske Lingsma su dozzine di casi di abusi contro giovani provenienti da famiglie per lo più povere e devote. Lingsma ha reso conto in modo dettagliato degli abusi da parte di una serie di testimoni, molti dei quali ora sulla quarantina, che avevano paura di farsi avanti a causa del potere esercitato dalla chiesa.
Numerose fonti hanno affermato che il comportamento di Belo era un segreto di Pulcinella a Timor Est. Una vittima racconta al giornale olandese di essere stato abusato e anche pagato perché rimanesse in silenzio. Anche un’altra presunta vittima racconta lo stesso: prima la violenza, poi il pagamento per metterlo a tacere. “Era una grossa somma per l’adolescente, che aveva perso molti familiari a causa dell’occupazione indonesiana, durante la quale ben 183.000 timoresi sono morti per fame, malattie, e violenza”, ha detto.
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