Il Milan ha aspettato e sperato, e da oggi continuerà a farlo perché l’avventura della nuova proprietà cinese è iniziata male e non si sa come potrebbe finire, con retroscena apparentemente ancora poco chiari e numerosi dubbi sulla bontà della rosa.
L’entusiasmo iniziale con il quale è stato accolto il nuovo corso rossonero si è rivelato un fuoco di paglia bruciatosi dopo poche giornate di campionato, dalle quali si è appresa con chiarezza l’inadeguatezza del tecnico e del direttore sportivo incaricato di costruire la squadra.
Ruoli fondamentali impersonati da signori nati sotto una stella perdente, che non hanno saputo cogliere l’occasione per affermarsi, dimostrando un’evidente incapacità di gestione del gruppo e mediatica, con dichiarazioni spesso fuori luogo ed uno spiccato nervosismo che ha messo in luce pochi pregi e molti difetti.
Un disastro inatteso, ma annunciato, considerando la decisione di stravolgere una rosa che non era certamente tra le migliori dello scorso torneo, ma che probabilmente doveva solo essere ritoccata con qualche campione.
E invece Mirabelli, assieme al suo allenatore, hanno pensato di far convivere anime perdute di altri corpi all’interno della rosa rossonera, diventata una vetrina apparentemente compiuta, ma ancora in allestimento.
Non stupisce la mediocrità dei risultati ottenuti; ciò che invece stupisce eccome è la convinzione di Fassone che un bravo scouting potesse diventare un ottimo dirigente tecnico, non avendo esperienza diretta e non avendo, peraltro, idee chiare dal punto di vista tattico.
Sono stati scelti calciatori in ruoli già coperti e sono stati acquistati calciatori solo per foraggiare una tifoseria depressa e poco incline ad accettare il fallimento sportivo del club.
Forse Gattuso non riuscirà a lenire il dolore di tutto l’ambiente, ma sarà senz’altro in grado di procurarne tanto a chi crederà di potersi allenare aspettando solamente la prossima estate per cambiare aria.
Per cui sia chiaro: il Milan è un patrimonio importante del calcio italiano e Gattuso è uno degli ultimi eroi che l’ha caratterizzato; lavorando sodo e picchiando duro.