domenica, Aprile 20, 2025

Calcio, giocatori in vacanza e procuratori a lavoro: idiosincrasie del mercato

Non è stata una stagione facile per il nostro movimento.

I vincitori hanno assaporato la sconfitta con la brutta figura nella finale di Cardiff e i perdenti, cioè tutti gli altri, hanno limitato i danni, favoriti da una competizione assente o pressoché inesistente.

Una tendenza che dal prossimo campionato, grazie ai quattro posti in Champions, dovrebbe cambiare, restituendo un po’ di vero antagonismo ai vertici e, possibilmente, nelle zone basse della classifica, per ridare al torneo quel sale necessario ad insaporirlo e renderlo appetibile.

Il flop europeo è più di un passo indietro: è la caduta verticale di un’intera porzione di storia italiana del calcio, affondata da un’analoga, e molto più forte, europea che, contrariamente, ha saputo confrontarsi non solo sul piano tecnico, ma sopratutto su quello temperamentale.

Probabilmente, la scarsa competitività della serie A ha indebolito inesorabilmente anche l’unica squadra allestita più efficacemente per provare la scalata continentale.

Dopo dieci giorni dal fallimento sportivo bianconero è possibile chiarire con discreta sicurezza che la Juventus è riuscita, in questo quinquennio, ad ottenere due finali di Champions in maniera abbastanza fortunosa, evidenziando poi, all’atto conclusivo, una concreta debolezza, apparentemente dolorosa, perché figlia di un’esclusiva inferiorità che dovrebbe ledere meno di quanto non abbia realmente fatto la cronaca della gara.

Quattro goal, che potevano essere cinque o sei, che hanno certificato il dislivello tecnico esistente, facendo capire a chiare lettere la necessità di dover rafforzare al più presto la qualità del campionato, riconfigurandolo attraverso una formula con meno squadre e più lotta in campo.

Un processo che prima o poi avrà luogo, ma che almeno il mercato, per ora, potrebbe accelerare grazie al rientro prepotente di Inter e Milan che, sfruttando la vetrina europea, inizieranno già da quest’anno la scalata ai primi posti del torneo.

Gli investimenti promessi dai Mister LI stanno già evidenziando la necessità di tornare ai massimi livelli, scongiurando quel fallimento paventato dai critici, che li ritengono sul filo del rasoio per via dei debiti accumulati rilevando il club di via Turati.

Acquisti in raffica che legittimano l’enorme impegno dei dirigenti rossoneri all’alba del ritiro estivo, ai quali sarà aggiunto l’attaccante e forse l’attuale Donnarumma, agevolando il compito del suo bravo allenatore di puntare dritto alla qualificazione in Champions League.

Ora è presto per capire concretamente le dinamiche di mercato delle altre squadre, soprattutto dell’Inter, che ha già in rosa una quantità di giocatori dimostratisi mediocri, ma ritenuti valide pedine fino all’anno scorso.

Però, l’acquisto di Spalletti, pur considerando anche il suo personale flop internazionale, può incoraggiare una piazza afflitta da una sindrome di cronica tristezza, facendo sperare, a partire dal mese di Luglio, quando cesserà l’esercizio finanziario oggetto dei controlli sul financial fair play, una ripresa di acquisti top e la definitiva consacrazione di molti giocatori della rosa.

Incognite che Juve, Napoli e Roma non hanno sicuramente, perché già avanti nel consolidamento societario e tecnico di squadra, che potranno soltanto migliorare quanto fatto finora, proprio in virtù della competizione con le milanesi.

Ciò le costringerà ad adeguarsi in fretta, lavorando con dovizia e la consapevolezza che le facili vittorie di quest’anno saranno soltanto un fugace ricordo il prossimo, spazzando via, e finalmente, quell’insano germe della sconfitta annidato nel nostro movimento da una presunta voglia di successo e dalla reale presunzione di chi l’ha sempre ammesso.

 

 

 

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