Invitata in casa per un caffè e poi violentata in camera da letto: accuse pesantissime per un ragazzo di 29 anni. Si sarebbero conosciuti alla fermata dell’autobus: dopo una lunga chiacchierata lui l’avrebbe convinta a salire a casa sua, non lontano da Piazza Arnaldo, per bere un caffè.
Ed è qui che invece il ragazzo oggi 29enne si sarebbe approfittato di lei, una ragazza di 3 anni più giovane ma con disabilità psichica accertata: avrebbe abusato di lei costringendola a un rapporto sessuale. Insomma, l’avrebbe stuprata.
E’ questa l’accusa pesantissima mossa dalla Procura (che ha chiesto 4 anni di carcere) nei confronti di un ragazzo di 29 anni di origini kosovare, da tanti anni a Brescia e tra l’altro pure sposato. La presunta vittima dell’aggressione, come detto, è invece una ragazza 26enne con disabilità psichica: i fatti risalirebbero infine al gennaio di tre anni fa.
“Mi ha spinta, spogliata e costretta a fare sesso”
Lo scrive Bresciaoggi, che ricostruire la vicenda (giudiziaria e non solo) sulla base di quanto raccolto finora. A poche ore dall’accaduto la ragazza si sarebbe presentata in Questura, accompagnata dal padre: sul corpo sarebbero state trovate delle tracce ematiche. Di fronte alle accuse, il 29enne ha sempre negato ogni addebito. “Mi ha spinto sul letto, spogliata e costretta a fare sesso”, quanto invece riferito dalla ragazza.
Anzi: alla Polizia e poi anche al giudice avrebbe riferito di come, secondo lui, la ragazza invece fosse consenziente. La prossima udienza è stata fissata tra un mese e mezzo, alla fine di aprile: non si esclude venga emessa la sentenza. Dal punto di vista giudiziario il caso era già stato archiviato, ma poi riaperto su indicazioni dei legali della presunta vittima. “