Un gruppo di sostenitori dell’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, hanno tentando di invadere il quartier generale della polizia federale a Brasilia. Le immagini della televisione e i video che la polizia ha diffuso, mostrano auto bruciate e un autobus dato alle fiamme. Si teme un’escalation di violenza il 1° gennaio, giorno in cui il presidente eletto Luiz Inacio Lula da Silva presterà giuramento.
I sostenitori dell’ex presidente del Brasile di Bolsonaro attaccano il quartier generale della polizia
Cresce la violenza politica in Brasile. Nel giorno in cui Luiz Inacio Lula da Silva è stato certificato ufficialmente come prossimo presidente del Brasile, i sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro hanno tentato di invadere il quartier generale della polizia federale a Brasilia. Secondo quanto riferito da testimoni, i sostenitori di Bolsonaro si sono scontrati con la polizia, che a sua volta ha sparato granate stordenti e gas lacrimogeni per disperdere la folla. L’agenzia stampa Reuters ha anche riferito che i sostenitori dell’ex presidente hanno incendiato autobus e auto. “Il saccheggio e la tentata invasione dell’edificio della Polizia Federale a Brasilia è inaccettabile”, ha detto Flavio Dino, che sarà Ministro della Giustizia e della Pubblica Sicurezza nell’amministrazione Lula.
La segreteria della pubblica sicurezza di Brasilia ha affermato che i disordini sono iniziati dopo che la polizia ha eseguito un mandato di arresto temporaneo per il leader indigeno e sostenitore di Bolsonaro José Acácio Serere Xavante. Il giudice della Corte suprema federale Alexandre de Moraes ha detto che Xavante è accusato di minacce e atti intimidatori contro lo stato di diritti democratico. È accusato di aver organizzato diverse manifestazioni di carattere antidemocratico a Brasilia, anche davanti all’albergo dove alloggia il presidente eletto Lula.
Si teme un’escalation il 1° gennaio
L’incidente fa temere che il 1° gennaio, giorno in cui Lula entrerà in carica con una cerimonia pubblica che si svolgerà nella capitale, potranno succedere eventi simili all’invasione del Campidoglio degli USA del 6 gennaio 2021. Intanto, il presidente eletto Lula ha già nominato cinque futuri ministri: Fernando Haddad per le Finanze, Mauro Vieira per gli Affari esteri, Flavio Dino per la Giustizia, Rui Costa per la Casa Civil e Josè Mucio Monteiro per la Difesa.
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