La Corte Suprema del Brasile indaga sull’ex presidente Jair Bolsonaro per l’assalto ai palazzi del potere compiuto dai suoi sostenitori. Le autorità brasiliane hanno trovato una bozza di un decreto che descriveva un golpe per riportare al potere Bolsonaro.
La Corte Suprema del Brasile indaga Bolsonaro
La Corte Suprema brasiliana ha deciso di includere l’ex presidente Jair Bolsonaro tra gli indagati per l’assalto ai palazzi del potere compiuto dai suoi sostenitori l’8 gennaio. La richiesta era stata avanzata dal procuratore generale del Brasile, Augusto Aras, che ha ipotizzato i reati di “istigazione e paternità intellettuale” dei saccheggi all’interno dei palazzi delle istituzioni nella capitale. Aras sostiene che Bolsonaro ha istigato i suoi “seguaci” pubblicando un video che mette in dubbio la regolarità delle elezioni presidenziali del 2022. Il video afferma che Luiz Inacio Lula da Silva non è stato eletto, ma piuttosto è stato scelto dalla Corte Suprema e dall’autorità elettorale brasiliana. Bolsonaro aveva poi rimosso il video il giorno successivo.
Trovato una bozza di un decreto che metteva in atto un golpe
La posizione di Bolsonaro si è ulteriormente complicata quando la polizia federale ha trovato nel corso di una perquisizione a casa di Anderson Torres, ministro della Giustizia del governo Bolsonaro, una bozza di un decreto il cui obiettivo era portare Bolsonaro ad assumere il controllo del Tribunale superiore elettorale per potersi dichiarare vincitore, che in parole povere si traduce in un piano di un colpo di stato. Torres, che attualmente si trova negli USA e di cui le autorità brasiliane hanno chiesto l’estradizione, si è giustificato dicendo che il documento è stato estrapolato dal contesto per danneggiarlo.
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