Un’importante e storica decisione quella resa pubblica dall’ONU nelle scorse ore e che vede come protagoniste decide di migliaia di donne (si stima una cifra intorno alle 20 mila) che durante la guerra in territorio bosniaco sono state vittime di stupri di massa.
Le Nazioni Unite hanno ordinato al paese balcanico di compensare una cittadina bosniaca che durante il conflitto nel paese degli anni Novanta (tra il 1 marzo e il dicembre 1995), fu violentata ripetutamente nella capitale Sarajevo. I fatti risalirebbero al 1993 e vedrebbero protagonista come stupratore un altro cittadino bosniaco, un soldato, condannato a pagare circa 15 mila (cifra che però difficilmente potrà essere erogata poichè il militare risulta essere nullatenente). Questa decisione potrà essere presa da esempio e come precedente per tutte le cause analoghe attualmente in corso.
Nel conflitto bosniaco, che vide circa 100 mila vittime, lo stupro venne usato deliberatamente come arma di distruzione di massa.