mercoledì, Aprile 16, 2025

Born in the USA: le auto straniere più “yankee”

Il mercato degli USA è ancora il più grande del mondo (sorry, Cina) e fa gola alle case di auto straniere. Ma importare certi modelli può essere costoso, quindi, perché non produrle in loco? In questo articolo v’illustreremo gli stabilimenti dei principali costruttori europei e giapponesi situati negli States, dando un’occhiata ai modelli che essi producono. Sarà un vero viaggio coast to coast, rigorosamente a quattro ruote!

Quali sono gli impianti USA delle case d’auto straniere?

Cominciamo da Toyota, la casa non autoctona che più di tutte ha fatto breccia nel cuore degli americani. Il colosso nipponico ha fabbriche ad Huntsville, Alabama, Gibson County, Indiana, Blue Springs, Mississippi, Georgetown, Kentucky e San Antonio, Texas. Quest’ultima è la patria dei pick up Tundra e Tacoma, i best seller della casa. Georgetown è casa dei SUV Avalon e Rav4, nonché dei modelli Lexus, mentre l’impianto di Hunstville è in comune con la Mazda, che lo usa per assemblare modelli destinati al mercato USA (tranne la MX-5). Honda, altro marchio giapponese molto presente, ha scelto l’Ohio come base operativa. A Marysville produce i modelli Acura, come il SUV ADX e la supercar NSX. Lì nasce anche la berlina media Accord. La Civic ed il SUV CR-V nascono a Greensburg, Indiana, mentre la fabbrica di Lincoln, Alabama da i natali al SUV Pilot ed il pick up Ridgeline. Il Tennessee è la patria della Nissan: dalla fabbrica di Smyrna escono il SUV Pathfinder, la berlina Maxima e l’elettrica Leaf, più i modelli Infiniti. A Canton, in Mississippi, vengono sfornati i pick up Frontier e Titan, recentemente aggiornati. Subaru dal 1987 ha un suo sito produttivo a Lafayette, Indiana, in joint venture con Isuzu (che collabora con la locale General Motors per la produzione dei motori diesel Duramax). Qui nascono le Impreza, le Legacy, le Outback e le Ascent. Hyundai e Kia hanno uno stabilimento ciascuno, a Montgomery, Alabama e West Point, Georgia.


Tundra MY 2022: il pick up Toyota è tutto nuovo


Gli stabilimenti delle case europee

Oltre alle asiatiche, anche le case di auto europee sono tra le straniere più attive negli USA. Mercedes ha una propria fabbrica a Vance, in Alabama, dove produce i suoi SUV al di fuori del Classe G (che è prodotto a Graz, in Austria, dalla Magna). Il South Carolina è la seconda patria di BMW, la quale ha una sua fabbrichetta a Spartanburg. Lì nascono i SUV della serie X, inaugurata nel 1997 con la X5. Accanto allo stabilimento sorge una pista di prova ben conosciuta. A Chattanooga, in Tennessee, sorge l’impianto della Volkswagen, dove sorge il SUV Atlas. L’impianto ha una storia recente, in quanto ha aperto nel 2011: in Nord America, il principale stabilimento di Volkswagen è a Puebla, in Messico, che ha sfornato Maggiolini per quasi un secolo. Last but not least, c’è la Volvo, da poco entrata a far parte del gruppo cinese Geely. Il marchio svedese ha eretto nel 2019 la struttura di Ridgeville, South Carolina, dove vengono assemblate le berline S90.

Riccardo Trullo
Riccardo Trullo
Aspirante giornalista sportivo e membro orgoglioso della famiglia Periodicodaily. La mia specialità è il motorsport, in particolare la MotoGP ed il panorama americano di NASCAR, IndyCar, IMSA. Non disdegno la F1, campionato che seguo da una vita. E già che ci sono, butto un occhio nel settore delle auto di serie.

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