La Finlandia è uno dei paesi in cui la qualità della vita è più alta. Merito dell’attenzione agli aspetti quotidiani, al potenziamento dei servizi e al decoro pubblico. L’arte contemporanea a Helsinki quest’anno avrà maggiore visibilità con la Biennale. L’evento è in programma dal 12 giugno al 26 settembre.
Finlandia: campo da golf innevato trasformato in opera d’arte
Dove ammirare l’arte contemporanea a Helsinki?
Alla caffetteria della Kalasatama comprehensive school Tommi Grönlund e Petteri Nisunen hanno realizzato un’installazione pubblica. Led dei sette colori dello spettro solare illuminano l’opera, creando 343 effetti cromatici. In città sono numerose le creazioni esposite per le vie e nelle piazze che interagiscono con lo spazio circostante. Non solo monumenti celebrativi, ma lavori che descrivono la società e i fenomeni naturali. Alcune sculture che abbelliscono il centro sono di proprietà dell’Helsinki art museum.
Comunque per conoscere gli artisti finlandesi dal 1960 ad oggi puoi recarti al museo Kiasma. Il progetto dell’edificio riprende il concetto usato in genetica per indicare il contatto tra cromosomi. Ha pensato la struttura l’architetto Steven Holl.
La Biennale di Helsinki
La prima edizione della vetrina dell’arte contemporanea ha per tema “The same sea”. La location scelta per l’evento è l’isola di Vallisaari in cui in precedenza sorgeva un’area militare. Helsinki art museum organizza l’iniziativa a cui parteciperanno quaranta personalità del panorama creativo internazionale. Un appuntamento che mette in primo piano la sostenibilità e il rinnovamento dei modelli comportamentali. Le iniziative saranno infatti a basso impatto ambientale con una logistica attenta ai consumi energetici e alle emissioni. Il concetto di fondo è che l’arte può essere un mezzo per promuovere azioni responsabili e innovazione.
“Helsinki satellite reef”
Già pronta una delle opere che contraddistinghttps://helsinkibiennaali.fi/en/story/helsinki-to-get-its-own-coral-reef-in-the-form-of-an-artwork/ue l’evento artistico, “Helsinki satellite reef”. Si tratta di un lavoro realizzato a crochet che riproduce la barriera corallina. Il progetto delle sorelle Margaret e Christine Wertheim coinvolge infatti migliaia di persone nella riduzione delle plastiche in mare. Utilizzando dei polimeri, i partecipanti hanno realizzato degli elementi che assemblati sembrano la formazione biogenica sottomarina. La creazione è quindi uno dei simboli della rassegna.