Il ministro degli Esteri della Bielorussia, Uladzimer Makei, muore improvvisamente. Secondo gli analisti, potrebbe esserci il coinvolgimento di Mosca. Il presidente russo Vladimir Putin starebbe infatti cercando di costringere Minsk a entrare nella guerra in Ucraina.
Muore improvvisamente il ministro degli Esteri della Bielorussia
Il ministro degli Esteri bielorusso Uladzimer Makei è morto improvvisamente all’età di 64 anni. A dare la notizia è stata l’agenzia di stampa statale BelTA. Non è stata citata alcuna causa di morte e un portavoce ha affermato che non vi erano indicazioni che il ministro fosse affetto da cattive condizioni di salute. Maki era stato più volte accusato di voler migliorare i rapporti con l’Occidente a scapito degli interessi della Russia. Per questo ora c’è chi teme che dietro la morte del ministro ci sia il Cremlino. Per alcuni analisti, la morte di Makei sarebbe un messaggio per il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko. Makei avrebbe dovuto incontrare oggi il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. I due avrebbero dovuto discutere delle richieste da parte di Mosca di un maggiore impegno militare in Ucraina.
Putin pianifica un attentato contro Lukashenko
Il centro di studi americano Robert Lansing Institute, citando fonti dei vertici militari russi, ha riferito che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe pianificato un attentato al presidente bielorusso. Secondo il rapporto, al ritorno dal vertice dell’alleanza militare Csto a Erevan, in Armenia, Putin avrebbe dato ordine alla sua intelligence militare di preparare un attentato contro Lukashenko. Secondo la ricostruzione, il presidente bielorusso avrebbe due alternative: o scendere al fianco della Russia nella guerra contro l’Ucraina oppure morire. Il rapporto afferma anche che in entrambi i casi verrebbero mostrate prove del coinvolgimento di USA, Polonia e Ucraina nell’attentato, per portare Minsk in guerra a fianco di Mosca.
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