Quale sarà la politica estera che coinvolgerà Joe Biden e l’Africa? L’elezione del nuovo presidente americano influenza il dibattito politico in Africa.
Biden e l’Africa: quale politica estera?
L’elezione di Joe Biden porterà cambiamenti in Africa? E’ quello che si chiedono i più importanti studiosi di politica estera. Da sempre il mondo guarda agli Stati Uniti come esempio di democrazia e simbolo di libertà. L’isolazionismo in politica estera ha caratterizzato gran parte della presidenza repubblicana di Trump e ha dato un forte impulso alla politica economica interna, occupandosi in modo sporadico del resto del mondo. Già Obama, durante le sue due presidente democratiche aveva in qualche modo accantonato il tradizionale interventismo americano nelle questioni estere. Da alcuni anni gli americani sembrano sembrano aver abbandonato il loro ruolo di esportatori della democrazia e della libertà per occuparsi di politica interna.
L’Africa attende la nuova presidenza americana
L’elezione di Biden e Harris alla Casa Bianca sembra entusiasmare i principali leader democratici africani. Le forze di opposizione di alcuni stati sperano che il nuovo governo Usa possa farsi portavoce delle istanze dei movimenti democratici che si oppongono a governi dittatoriali. Non a caso, uno dei primi ad aver esultato per l’elezione del nuovo inquilino di Washington è stato Zitto Kabwe, sconfitto alle elezioni in Tanzania. In un tweet, l’ex candidato, festeggiando i risultati delle elezioni americane ha spiegato che la vittoria di Biden-Harris rappresenta la speranza per un ritorno alla democrazia in un momento in cui i suoi valori sono sotto assedio.
L’Africa chiama Washington
Riuscirà la nuova amministrazione americana a farsi portavoce delle istanze dei leader democratici africani? In un contenente in cui negli ultimi anni molti governanti hanno attuato politiche autoritarie a scapito delle opposizioni e dei cittadini l’intervento americano potrebbe migliorare la situazione. Se Washington sostenesse le rivendicazioni delle opposizioni contro le politiche autoritarie dei partiti di governo, la situazione potrebbe cambiare. Seil nuovo governo americano saprà intervenire efficacemente nelle principale questioni del continente nero, avranno l’appoggio di numerosi leader politici.
Biden e l’Africa e le questioni irrisolte
Molteplici problemi stanno attanagliando l’Africa. Oltre alle organizzazioni terroristiche islamiche che operano attentati in tutto il continente, sono numerosi i problemi economici e sociali. La trasformazione, negli ultimi anni, di regimi all’apparenza democratici in vere e proprie dittature (un esempio è l’Eritrea), ha peggiorato la situazione dei diritti umani in alcuni paesi. La forte corruzione, presente in molti stati del continente, non facilita l’avvio di riforme economiche e sociali fondamentali per lo sviluppo economico e sociale. Le gravi epidemie che periodicamente colpiscono molti paesi africani mettono a dura prova un sistema sanitario fortemente limitato e per lo più privo di risorse. Le frequenti carestie, dovute anche a fattori meteorologici, aumentano la fame e la povertà in territori dediti alle attività agricole e di pastorizia. I conflitti etnici all’interno di alcuni stati corrodono sempre di più un tessuto sociale precario.
Riuscirà la nuova presidenza americana a farsi carico dei principali problemi del continente nero? Riusciranno, gli Stati Uniti, a tornare protagonisti nel mondo? E quali saranno i progetti di Joe Biden per l’Africa?
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