Tra ieri e oggi il mondo femminista ha perso una delle sue maggiori icone: a 69 anni è morta bell hooks, autrice e attivista.
Chi era bell hooks?
Chi segue da tempo le cause femministe e conosce la storia del movimento saprà sicuramente chi fosse bell hooks. Per chi invece l’avesse sentita nominare per la prima volta, la celebriamo dopo la sua scomparsa, avvenuta all’età di 69 anni per insufficienza renale.
Social e femminismo i profili da seguire
Uno pseudonimo per stabilire la propria identità
Nata nel 1952 a Hopkinsville, nel Kentucky, il suo nome era Gloria Jean Watkins. Per il suo pseudonimo aveva scelto il nome della bisnonna materna, Bell Blair Hooks. Se però nel titolo lo vedete riportato in iniziali minuscole, sappiate che è stato voluto proprio da lei, per stabilire una propria identità. Da cui bell hooks, come il mondo ha imparato a conoscerla.
Attivista e insegnante
Abbiamo già detto che questa donna straordinaria è stata autrice e attivista, ma nella sua vita ha condotto anche una brillante carriera di insegnante. Infatti, dal 1976 è stata docente di inglese e studi etnici all’University of South California, per poi passare a molti altri istituti secondari nei primi anni 80. Parallelamente aveva iniziato a scrivere articoli e libri sul femminismo, oltre a poesie e storie per bambini. Non ultimi, ha collaborato a diversi documentari.
Verso il movimento femminista
La sua definizione di femminismo era “un movimento per porre fine al sessismo, allo sfruttamento e all’oppressione sessista”. Sul necrologio pubblicato sul New York Times, è riportato che “i suoi scritti espansivi su genere e razza hanno contribuito a spingere il femminismo oltre la sua visione del mondo bianca e borghese, per includere le voci delle donne nere e della classe operaia”. Su tutti i social è stata grande la partecipazione e il cordoglio dei suoi tanti sostenitori: un esempio su tutti è il tweet che troverete qui sotto.