Vi ricordate di Peter Rabbit, il delizioso film d’animazione uscito al cinema appena due anni fa, nel 2018? Ebbene, forse non tutti sanno che quel film è tratto da un celebre volume illustrato d’epoca vittoriana, opera della scrittrice e illustratrice per l’infanzia Beatrix Potter.
Ma chi era Beatrix Potter?
Beatrix, una bambina solitaria
Beatrix Potter nacque nel 1866 nel podere recentemente ereditato dai genitori, situato nell’aperta campagna londinese. Lì, Beatrix trascorse la sua giovinezza, piuttosto isolata dagli altri bambini. Suoi unici compagni erano le governanti che si occupavano della sua educazione e il fratello Bertram, di sei anni più giovane di lei.
In compenso, però, Beatrix aveva la fortuna di vievere in un luogo che avrebbe stimolato la fantasia di qualsiasi bambino. Lei, poi, amava particolarmente la natura e gli animali d’ogni genere. Perfino i funghi colorati che spuntavano numerosi sotto gli alberi del podere accendevano la sua curiosità. Il fratello condivideva con lei quelle passioni, e spesso i due bambini si inoltravano tra boschi e prati, sia casa che nella loro dimora estiva, situata nell’amena brughiera scozzese.
L’amore per il disegno
Beatrix, però, non si limitava ad osservare la natura e i piccoli animali che tanto le piacevano. La sua più grande passione era disegnarli, arte nella quale la ragazzina era particolarmente versata. Quella speciale abilità non sfuggì ai suoi genitori, che fecero dunque in modo che la figlia ricevesse un’adeguata istruzione artistica.
Biglietti d’auguri
Insieme al fratello, Beatrix si dedicò a realizzare e stampare biglietti d’auguri natalizi o pasquali, che avevano come protagonisti coniglietti, topolini ed altri piccoli animali. Cominciavano a farsi strada nell’immaginario collettivo i simpatici personaggi che avrebbero popolato i libri illustrati di Beatrix Potter.
Nel 1885, Beatrix Potter aveva ormai diciannove anni, eppure in casa c’era ancora una governante a occuparsi di lei. La ragazza, Annie Carter, era molto giovane: solo tre anni più vecchia di Beatrix. A causa di ciò, il rapporto tra la governante e la giovane Potter si trasformò facilmente in una solida amicizia. E, quando Annie Carter si sposò e lasciò la casa dei Potter, le due ragazze rimasero in contatto tramite un fitto scambio epistolare. Quando l’amica ebbe dei figli, Beatrix estese anche a loro la corrispondenza. Le lettere destinate ai bambini erano arricchite dagli adorabili disegni della futura scrittrice, che meravigliarono Annie. Tanto che fu proprio lei a suggerire all’amica di trasformare quelle graziosissime missive in un libro per bambini.
The tale of Peter Rabbit
Così nacque The tale of Peter Rabbit, il primo e più famoso libro illustrato di Beatrix Potter. Il libro racconta la storia di una famiglia di coniglietti composta da Mamma Coniglia e dai suoi quattro cuccioli. Uno di questi, il piccolo Peter, è un coniglietto disobbediente e combinaguai.
La trama è molto semplice, ma il piccolo formato del libro, le splendide illustrazioni ed il suo prezzo di appena uno scellino, in un’epoca in cui il possesso di libri illustrati era un privilegio riservato alle famiglie più abbienti, lo resero un prodotto innovativo, che garantì fama e successo alla sua creatrice.
Un matrimonio tardivo
Superati i trent’anni, Beatrix Potter non era ancora sposata. Un fatto non comune per l’epoca vittoriana, in cui essa viveva. Era, però, una donna molto ricca: i suoi numerosi libri, ma anche una serie di giocattoli e oggetti per la casa ispirati ai suoi disegni, le garantivano l’indipendenza economica. Così, la scrittrice poté ribellarsi al volere della famiglia e, nel 1905, intraprese una relazione con Norman Warne, uno dei figli del suo editore.
La coppia sognava di comprare una fattoria nei pressi di Lake District, nel nord dell’Inghilterra, e di farne la propria dimora. Ma il loro amore non era nato sotto una buona stella: Norman Warne morì di leucemia a soli 37 anni, prima che i due potessero coronare il loro sogno.
Beatrix, in ricordo dell’amato, acquistò ugualmente la proprietà, e vi si ritirò a scrivere nuove opere, ispirate alla vita di campagna.
Sette anni dopo, ormai quarantasettenne, Beatrix ricevette una proposta di matrimonio da parte del proprio avvocato, William Heelis. I due si sposarono nel 1913 e, contrariamente alle aspettative, vissero felicemente insieme per oltre trent’anni.
Non solo illustratrice
Quella del disegno non era la sola vocazione di Beatrix Potter. La vita in campagna, accompagnata alla sua vivace intelligenza, aveva fatto nascere in lei l’amore per le scienze naturali, in particolare per la micologia, ovvero lo studio dei funghi. Tanto che, in gioventù, ella scrisse un volume sull’argomento. Il suo contributo non fu però ben accetto dalla comunità scientifica a causa del suo sesso, e l’opera andò perduta.
Inoltre, Beatrix Potter si preoccupò della salvaguardia della natura, in un’epoca in cui il concetto di ambientalismo era di là da venire. I tuoi terreni, che la scrittrice lasciò in eredità al National Trust, affinché venissero preservati, oggi fanno parte di un’ampia area naturale protetta.
