La base navale russa in Sudan, nasce da un progetto di accordo tra i due Paesi. Secondo un documento pubblicato dal governo russo, la base sul Mar Rosso, sarà destinata a servire esclusivamente scopi pacifici della marina russa. Ma anche come centro logistico e punto di servizio per le navi. La Russia da ora in poi potrà accedere con facilità sia nelal Mar Mediterraneo, sia al Mar Arabico. Ambe due importanti rotte commerciali del mondo.
A cosa servirà una base navale russa in Sudan?
La base sarà situata a Port Sudan, una delle due città portuali della costa sudanese del Mar Rosso. Secondo il documento, la base servirà solo a scopi difensivi e non sarà associata ad attività dirette contro altri Stati. La presenza militare della Russia può contribuire a preservare la pace e la stabilità nella regione. E’ necessario che questo evento si guardi da un punto di vista puramente pratico e geostrategico. In questo modo la Russia potrà aumentare la sua influenza in vaste zone dell’Africa, nella regione araba e indirettamente nell’Oceano Indiano. Inoltre, il Mar Rosso, in quanto importante arteria di navigazione attraverso il Canale di Suez, è collegato al Mar Mediterraneo
L’importanza della presenza russa nel Mar Rosso
Oltre alla Russia, anche ad altri Stati interessa la presenza sul Mar Rosso. Gli Usa, la Francia, la Cina, il Giappone e la Germania hanno basi di varie dimensioni. L’11 novembre il Primo Ministro russo Mikhail Mishustin ha approvato un progetto tra Russia e Sudan. Il progetto ha come obbiettivo la creazione di una base navale per la marina russa sul territorio del Sudan. Il decreto corrispondente è pubblicato sul portale ufficiale dell’informazione giuridica. La bozza è stata presentata dal Ministero della Difesa russo, concordata con il Ministero degli Esteri russo, la Corte Suprema, il Procuratore generale e la Commissione investigativa. La bozza è stata elaborata in via preliminare con la parte sudanese.
Ecco cosa prevede l’accordo della base navale russa in Sudan
L’accordo prevede che il Sudan metta a disposizione gratuitamente il territorio della base russa. La Russia sarà in grado di ospitare solo quattro navi, comprese quelle con una centrale nucleare, presso il punto di logistica navale. Il numero di militari alla base non dovrebbe superare i 300. La Russia avrà il diritto di importare ed esportare attraverso i porti e gli aeroporti del Sudan “tutte le armi, munizioni, attrezzature” necessarie. Materiale di importanza vitale per il lavoro della base e “per l’esecuzione di compiti da parte di navi da guerra”. Secondo il documento, il Sudan non applicherà dazi e tasse all’importazione e all’esportazione. L’accordo stabilisce che le navi da guerra della Federazione Russa nella base in Sudan sono inviolabili e che hanno l’immunità da ispezioni, perquisizioni e sequestri. Se richiesto dal Sudan, la Russia fornirà assistenza gratuita alla repubblica, comprese le operazioni di ricerca e salvataggio e il “sostegno controverso”.
Accordo di cooperazione militare tra Russia e Sudan
Sulle immagini satellitari di Google Maps alle coordinate specificate si possono vedere quattro oggetti che assomigliano a navi da guerra. Dal maggio 2019 è in vigore un accordo di cooperazione militare tra Russia e Sudan. La sua durata è di sette anni. Prevede, tra l’altro, “la cooperazione nella ricerca e nel salvataggio in mare, lo sviluppo di relazioni nel campo dell’addestramento congiunto delle truppe”. A giudicare dalle coordinate pubblicate in allegato al decreto del governo, la base sarà entro i confini della città di Port Sudan.
Basi russe, molto presto anche in Africa