sabato, Aprile 19, 2025

Bari: fatta a pezzi la lapide in onore di Aldo Moro

Danneggiata e fatta a pezzi la lapide in onore di Aldo Moro nell’omonima piazza della stazione di Bari.

Nella notte tra Sabato e Domenica la lapide di Aldo Moro è stata presa a calci e pugni e poi fatta a pezzi. La lapide è stata istituita insieme alla statua in onore dello statista Aldo Moro e della sua scorta, uccisi dalle Brigate Rosse nella strage di via Fani. La lapide era stata vandalizzata una prima volta lo scorso 27 giugno.

La notizia è stata diffusa da residenti riuniti nel Comitato di Piazza Umberto tramite video e foto postate sui social network.

Un gesto inaccettabile

Il presidente del Consiglio Regionale Mario Loizzo dopo aver espresso il suo sdegno  ha detto: “Occorre ripristinare al più presto l’integrità di un importante simbolo storico, nel centro della città, ma questo atto si inserisce in un quadro di generale degrado di una zona importante del capoluogo, davanti alla stazione centrale. È un nuovo esempio inaccettabile di una situazione assolutamente invivibile, a danno dei residenti e di chiunque si trovi ad attraversare la zona. Di sera, tanto piazza Moro che piazza Umberto si trasformano in una terra di nessuno, soggetta a violazioni, vandalismi, reati di vario genere. Questo non può accadere e sollecita maggiore controllo, a tutela del rispetto delle leggi e delle regole civili. Torno a chiedere che il monumento a Moro venga riparato rapidamente e sottoposto ad una vigilanza assidua”.

Non si conoscono i motivi e gli autori dell’atto vandalico in pieno centro città, ma come ribadisce Mario Loizzo il gesto “resta sotto ogni aspetto inaccettabile e stupidamente barbaro.

L’Amministrazione Comunale ha disposto l’intervento immediato per rimuovere i pezzi  distrutti e ripristinare la lapide. Oggi cominciano i lavori.

La lapide di Aldo Moro: simbolo di una città e testimonianza di un grande uomo.

Domenica il Sindaco De Caro  ha ricordato quanto un gesto simile sia “sintomo di assoluta mancanza di rispetto per i beni comuni e della scarsa conoscenza della storia del nostro paese. Per questo motivo è ancora più importante ripristinare già domani la lapide”. Inoltre ricorda che la lapide non è solo  un simbolo fisico ma “la testimonianza del ricordo di un uomo e di un personaggio politico integerrimo, che con la sua coerenza e il suo operato ha segnato profondamente la storia dell’Italia tutta”.

Aggiunge infine che occorre al fine di non ripetersi di questi atti vandalici “sostenere la proposta di legge per l’educazione alla cittadinanza attiva promossa dall’Anci con l’obiettivo di educare i nostri ragazzi fin dai primi cicli scolastici al senso di responsabilità e al rispetto reciproco e di promuovere lo sviluppo civico e il valore della memoria a vantaggio dell’intera comunità”.

Occorre punire l’autore di tale gesto e ripristinare l’ordine e la civiltà

Il deputato e coordinatore di Forza Italia per Bari e provincia Francesco Paolo Sisto invece ha parole più pesanti per l’autore dell’atto vandalico. Dice: “Un gesto tanto incivile non può essere stato commesso se non da qualcuno che non sa nemmeno dove siano di casa valori fondamentali come il dialogo, la coerenza e la qualità elevata della politica che sono stati la guida del percorso di Moro. L’auspicio è che a questi ignoti venga data presto una identità e una punizione esemplare”.

Non è il primo gesto vandalico che avviene nella zona della stazione centrale di Bari. già in precedenza e tuttora continuano ad esserci giardini presi di mira dalla gente, usati come cassonetti, buttando cicche di sigarette e altri tanti rifiuti. La stazione e la zona limitrofa continua a fare da sfondo a reati, atti vandalici e gesti di violenza. Frequentissime sono le risse in tarda serata e spesso la zona è popolata da spacciatori. Insomma è ormai una zona lasciata al degrado e alla violenza. Occorre ripristinare l’ordine e la civiltà, cominciando proprio con il reinserimento della materia educazione civica a scuola come materia obbligatoria. Occorre creare persone civili e punire chi non rispetta il luogo in cui vive e le persone con cui vive.

 

 

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