Una ragazzina di 12 anni è stata trovata morta in casa nella tarda serata di ieri, impiccata a una mensola con la cintura di un accappatoio intorno al collo. Dell’accaduto si stanno occupando i carabinieri della compagnia di Ivrea e della stazione di Settimo Vittone, intervenuti dopo essere stati chiamati dai genitori. Quando i sanitari sono intervenuti era troppo tardi.
La ricostruzione dei fatti
L’ha trovata il padre che ha dato Immediatamente l’allarme. Sull’accaduto indagano i carabinieri della compagnia di Ivrea che su mandato della procura hanno sequestrato il cellulare e il computer della giovane ragazza. Il timore, ma non è l’unica ipotesi degli inquirenti, è che non si sia trattato di un suicidio ma di una delle sfide mortali di TikTok.
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Lo zio della bambina impiccata: è colpa di TikTok
Domenico è lo zio della bambina e non ha dubbi: “E’ colpa di quel social network che hanno i ragazzini, TikTok […] Non si sarebbe mai suicidata, non lo avrebbe mai fatto, era una ragazzina senza nessun problema. Solo ieri abbiamo parlato di quello che avrebbe voluto studiare alle superiori.” Continua: mia nipote utilizzava il telefono come tutte le ragazzine della sua età. Non aveva tante cose sul cellulare ma aveva scaricato l’app di TikTok.
Il caso di Palermo
Chi non ha pensato immediatamente alla similitudine con il caso di Palermo? Immediatamente la sorellina della ragazza aveva parlato di un “gioco” su TikTok. Il folle gioco lo chiamano Blackout Challenge o Hanging Challenge, una sfida di resistenza. La piccola morta ieri sera a Borgofranco non ha lasciato nessun biglietto e non ha mai parlato con nessuno di questa sfida, ma gli investigatori che indagano sulla vicenda stanno cercando di chiarire se la ragazza possa aver agito influenzata dal social del momento, non nuovo a questo tipo di sfide pericolose.
