giovedì, Aprile 17, 2025

Autoritratto con cavalletto e l’immagine di Antonio Ligabue

Si è tenuta venerdì 4 novembre al Teatro Fondazione Collegio San Carlo a Modena, la tavola rotonda Antonio Ligabue in viaggio, da Modena a Reggio Emilia. Un appuntamento promosso da La Galleria BPER Banca in collaborazione con la Fondazione Palazzo Magnani. Un momento di confronto verteva sull’artista e una delle sue opere principali, Autoritratto con cavalletto che sarà protagonista di un viaggio fisico e simbolico da Modena e dalla mostra Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra è a cura di Sandro Parmiggiani, verso Reggio Emilia e l’esposizione L’arte inquieta. L’urgenza della creazione. L’evento è reso possibile da Giorgio Bedoni, Johann Feilacher e Claudio Spadoni negli spazi di Palazzo Magnani.


Galleria BPER Banca promuove un incontro su Ligabue


Cosa rappresenta il dipinto Autoritratto con cavalletto nel percorso artistico di Antonio Ligabue?

Sandro Parmiggiani ha parlato dell’opera. «Autoritratto con cavalletto della collezione BPER Banca è un dipinto assai significativo nel percorso di Antonio Ligabue. Infatti è uscito dal cono d’ombra della sottovalutazione di quello che fa perché c’è qualcuno che gli commissiona un quadro. Alcuni elementi che ne fanno un’opera “emblema” dell’artista e pertanto è richiesta per una mostra che si tiene al Palazzo Magnani di Reggio Emilia. Si autorappresenta in modo insolito, a figura intera anziché il consueto mezzobusto e per l’immagine di sé che trasmette. Pare sicuro di sé, orgoglioso della propria identità. Si notino il pennello che fuoriesce dalla tasca della giacca e quello che tiene nella mano sinistra. L’uomo che, nella conformazione della testa e del volto, è meno tormentato di altri autoritratti. Non rappresenta la sofferenza del vivere».

La vegetazioni e gli animali

«A rendere ancor più significativo il dipinto, è la rappresentazione della vegetazione, il folto di una foresta, anche se si tratta della golena del Po. L’artista non rinuncia alla descrizione della natura come soggetto che partecipa a ciò che si sta svolgendo. C’è l’esplicito omaggio agli animali, considerati compagni nella strada della vita. Il gallo che tante volte ha dipinto sulle aie contadine e il cane memoria di un brano tragico della sua vita. La sottrazione dell’animale è alla radice delle intemperanze che lo portarono al primo ricovero nel manicomio San Lazzaro nel 1937. Nel dipinto ritornano i caratteri della sua pittura: l’ansia decorativa nella conformazione delle foglie e degli arbusti, i riquadri della giacca e la camicia a righe. Si osserva nel terreno segmentato che calpesta e l’immagine dell’inquietudine. Da considerare il corvo che vola nel cielo, accanto alle libellule e lo scarafaggio in basso».

La tavola rotonda

Ha porto i saluti istituzionali di Sabrina Bianchi, Responsabile Brand e Marketing Communication e del Patrimonio culturale di BPER Banca. Li ha riportati Greta Rossi in qualità di coordinatrice de La Galleria BPER Banca; poi ha parlato Davide Zanichelli, Direttore della Fondazione Palazzo Magnani. Sono quindi seguiti gli interventi di Sandro Parmiggiani e Giorgio Bedoni che hanno fornito una lettura storico-artistica dell’opera, inserendola nell’economia dei progetti espositivi da loro curati. Hanno messo in rilievo il quadro valoriale di due realtà museali particolarmente attente a tematiche relative a diversità, inclusione e accettazione del sé. La tavola rotonda si è conclusa con la relazione di Chiara Bombardieri, responsabile dell’Archivio ex Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia. Ha ricostruito la storia personale di Ligabue e la sua tormentata vicenda psichiatrica, facendo riferimento alle testimonianze documentarie. Inoltre ha consultato i testi di approfondimento presenti nel catalogo della mostra modenese.

Autoritratto con cavalletto alla mostra L’Arte Inquieta. L’urgenza della creazione

Giorgio Bedoni, in dialogo con Parmiggiani ha parlato del dipinto. «Nelle stanze della mostra L’Arte Inquieta. L’urgenza della creazione, Autoritratto con cavalletto di Antonio Ligabue è opera necessaria nell’esplorare l’identità dell’artista quando guarda alla propria realtà interiore e al mondo. Il dipinto apre alle prospettive evolutive di un talento che, immerso nel suo intimo scenario antropologico, la golena del Po e il suo personale bestiario, si rappresenta con l’identità sicura e certa. Non dimentica le note introspezioni pittoriche sulla propria fisiognomica dolorosa». La Galleria BPER Banca ha scelto di prestare l’importante dipinto alla Fondazione Palazzo Magnani e all’esposizione in un’ottica di apertura, condivisione, vicinanza.

Il programma di eventi Identità inquieta

Dopo la fruizione modenese, Autoritratto con cavalletto sarà dal 18 novembre 2022 al 12 marzo 2023 negli spazi di Palazzo Magnani a Reggio Emilia, sede della mostra L’arte inquieta. Contestualmente all’esposizione, la Fondazione ha promosso anche un programma di eventi, mostre e performance denominato Identità Inquieta. La monografica di Antonio Ligabue, aperta al pubblico fino al 5 febbraio è parte del calendario.

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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