mercoledì, Aprile 16, 2025

Australia: economia non deve dipendere dalla Cina

Nel mezzo delle crescenti tensioni tra l’Australia e la Cina, il tesoriere australiano, Josh Frydenberg, ha affermato che l’economia australiana dovrà fare meno affidamento sulla Cina. Frydenberg ha anche detto che le aziende dovrebbero guardare a nuovi mercati.

Tensioni Australia-Cina: cos’è successo?

Crescono sempre di più le tensioni economiche tra l’Australia e la Cina. Lo scorso maggio Pechino aveva fatto saltare a tempo indeterminato il meccanismo bilaterale che aveva gestito fino ad allora il dialogo economico tra Australia e Cina. La decisone era stata presa dopo gli scontri tra Pechino e Canberra che proseguivano ormai da un anno e mezzo. A Pechino non erano piaciuti dapprima la richiesta da parte di Canberra di un’indagine sull’origine del coronavirus, e poi il no alla rete 5G di Huawei. Il governo cinese aveva quindi imposto una serie di dazi in diversi settori chiave australiani, come vino, cotone, orzo, carbone e aragoste.

L’economia in Australia non deve dipendere dalla Cina

Ora, il tesoriere australiano Josh Frydenberg ha avvertito che le aziende dovranno prepararsi a nuove tensioni con Pechino. Frydenberg ha affermato che l’Australia deve diversificare la sua economia e fare meno affidamento sulla Cina. Ha detto: “Non è un segreto che la Cina abbia recentemente cercato di prendere di mira l’economia australiana. L’intensificarsi della concorrenza strategica è la nuova realtà che affrontiamo, ora e probabilmente in futuro”. Frydenberg ha quindi affermato che le aziende dovrebbero guardare a nuovi mercati, che sono stati aperti a seguito di recenti accordi di libero scambio.

La Cina è il principale partner commerciale dell’Australia

La Cina è il principale partner commerciale dell’Australia. Nonostante le tensioni diplomatiche, le esportazioni verso la Cina hanno raggiunto la cifra record di 19,4 miliardi di dollari australiani nei 12 mesi fino al 31 luglio, in crescita del 72% rispetto ai 12 mesi precedenti, grazie alla forte domanda di minerale di ferro. Le crescenti tensioni con Pechino potrebbero mettere a rischio l’economia australiana, facendola entrare in una seconda recessione.


Leggi anche: Australia: scoppiano le proteste anti-lockdown

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