August Kopff è un astronomo tedesco di fine 1800 e prima parte 1900. Il ricercatore diventa noto in campo scientifico, per numerose scoperte di asteroidi e comete. A fronte di ciò, le principali comete di Kopff sono: la cometa periodica 22P/Kopff, la cometa non periodica C/1906 E1. Mentre per gli asteroidi, l’astronomo scopre quasi settanta corpi celesti, tra cui gli asteroidi troiani 617 Patroclus e 624 Hektor.
August Kopff chi è?
August Kopff nasce ad Heidelberg (Germania) il 5 febbraio 1882 e decede nella città di origine il 25 aprile 1960. Dopo gli studi di astronomia, lo scienziato diviene assistente, presso l’Osservatorio di Heidelberg. In seguito, il ricercatore ottiene la cattedra universitaria presso l’Istituto di calcoli astronomici, di Berlino. Consegue anche la nomina di direttore, presso lo stesso istituto accademico. Alla fine del secondo conflitto mondiale, Kopff decide il trasferimento ad Dahlem. Intorno agli anni Sessanta, l’accademico diviene membro straniero dei Lincei.
August Kopff: le comete e gli asteroidi
Tra le scoperte del ricercatore tedesco, ci sono numerose comete ed asteroidi. La cometa 22P/Kopff è una cometa periodica, ovvero un astro con un periodo orbitale, di meno di duecento anni. Di fatto, la tipologia di tali corpi celesti acquisisce anche il nominativo di comete periodiche di corto periodo.
Tuttavia, gli astri periodici tramutano denominazione nel tempo, come l’esempio della P/1990 V1 (Shoemaker – Levy 1), nella scoperta del 1990. A fronte di ciò, la medesima massa rocciosa spaziale riceve una differente definizione, di cui 192P/Shoemaker – Levy, nel 2007. In alcuni casi capita che le comete periodiche condividono lo stesso nome, come per esempio avviene per nove comete Shoemaker – Levy. Lo stesso discorso vale anche per le trentatré comete NEAT.
Di fatto, l’Unione Astronomica Internazionale (U. A. I.) distingue i corpi celesti dal prefisso numerico, oppure per la denominazione completa degli stessi. In verità, lo scienziato tedesco scopre 22P/Kopff il 23 agosto 1907, presso l’Osservatorio di Konigstuhl, di Heidelberg. Durante l’esplorazione, il ricercatore non nota la cometa nella fase di ritorno. Ciò nonostante, la previsione di rientro del 1912 non trova attenzione, piuttosto gli astronomi osservano il corpo celeste, nel 1919.
Per quanto concerne le comete non periodiche, sono masse astrali, con periodi superiori ai duecento anni. Inoltre, tali aggregati di materia spaziale, si definiscono anche comete di lungo periodo. Tutt’oggi la sola cometa a lungo periodo di 366 anni, che rientra nella classificazione come periodica è la cometa 153P/Ikeya – Zhang. Tra i corpi celesti delle scoperte di Kopff ci sono diversi piccoli pianeti, di cui gli asteroidi troiani 617 Patroclus e 624 Hektor.
In termini astronomici, il significato di asteroidi troiani indica dei satelliti naturali, che occupano la stessa orbita di un pianeta, di un altro astro. Di fatto, si tratta di un gruppo di satelliti, che presentano caratteristiche orbitali tra loro simili. A ragion per cui, i campi di forza gravitazionale di Giove e del Sole controllano gruppi di satelliti, noti col come di asteroidi troiani.
Nel 1906, lo scienziato tedesco scopre 617 Patroclus, con l’individuazione di un satellite più piccolo dello stesso asteroide, da qui la sua natura binaria. Mentre con 624 Hektor, la scoperta dell’astronomo arriva l’anno seguente, dove l’asteroide troiano risulta il più grande di Giove e del sistema solare, con la presenza di una superfice rossa e scura.
La morte
L’astronomo tedesco decede ad Heidelberg il 25 aprile 1960, all’età di settantotto anni.