Attentato contro lo scrittore pro-Cremlino Zakhar Prilepin. Si tratta del terzo attentato in Russia in poco più di otto mesi che ha preso di mira persone vicino al Cremlino e sostenitrici della guerra in Ucraina. Nessuno ha rivendicato la responsabilità della maggior parte dei presunti attacchi, ma il Cremlino ha generalmente incolpato l’Ucraina o l’Occidente, fornendo raramente prove.
Attentato a Prilepin: Mosca accusa l’Ucraina
Gli investigatori russi hanno affermato che l’Ucraina è dietro all’attentato che ha ferito gravemente lo scrittore pro-Cremlino Zakhar Prilepin e ucciso il suo autista e guardia del corpo. Gli investigatori hanno riferito che è stato fermato un uomo che ha confessato di essere l’autore dell’attentato. Il sospetto, identificato come Alexander Permyakov, avrebbe confessato di aver piazzato un ordigno sulla strada che l’auto di Prilepin doveva percorrere e l’ha fatto saltare in aria con un congegno a distanza al passaggio dell’auto. Permyakov avrebbe anche confessato di aver operato su istruzione dei servizi segreti ucraini.
Mosca accusa anche USA e Gran Bretagna
Mosca ha anche puntato il dito contro USA e Gran Bretagna, accusandoli di avere una “responsabilità diretta” nell’attentato. Kyiv ha negato ogni responsabilità. Il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak ha accusato gli stessi russi di essere dietro l’attentato.
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