Astoi Confindustria viaggi aveva lanciato un appello al fine di far ripartire il settore del turismo. La richiesta, è stata accettata di buon grado. E la conferma arriva direttamente dal Ministro degli Interni. Facendo chiarezza sulla tematica.
Qual’è la richiesta di Astoi?
Astoi rappresenta oltre il 90% del tour operating e, si è appellata al Ministro degli Interni, per far rifiorire il mercato turistico che, di fatto, ha subito grosse perdite. La richiesta è stata accolta positivamente e pare che ci si possa recare con tutta tranquillità, sebbene a determinate condizioni, nei Paesi UE/Schengen. Questo, prescinde dalla zona in cui ci troviamo, seppure dovesse essere rossa, le condizioni non cambierebbero. Il DPCM ha incluso nell’elenco C, i paesi possibili verso i quali ci si potrà spostare. Ma quali sono questi paesi? Belgio, Bulgaria, Austria, Croazia, Cipro, Estoni Francia, Finlandia. E ancora, Lettonia, Grecia Irlanda, Germania, Polonia, Portogallo, Malta, Paesi Bassi. A questi, aggiungiamo anche Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Romania, Ungheria, Svizzera, Andorra e Norvegia.
Royal Caribbean lancerà una crociera da Israele per i possessori del “passaporto verde”
Le regole per viaggiare sicuri
Il periodo è sempre tenuto in considerazione quando si viaggia e, si sa, noi siamo ancora nelle varianti della pandemia. È bene, prima di farsi prendere dall’entusiasmo dello zaino in spalla, informarsi a dovere. I paesi che si possono raggiungere sono suddivisi in cinque gruppi. Per ognuno di questi, le regole da seguire sono differenti. È possibile consultate il sito “Viaggiare Sicuri” della Farnesina, per non incorrere in qualche errore evitabile. Un ulteriore soluzione, potrebbe essere quella di consultare Re-Open Eu, il sito apposito dell’Unione Europea. Oltre ai documenti di prassi, al momento dell’imbarco dovrete attestare d’avere effettuato un tampone, almeno nelle 48 ore precedenti. Se questo non verrà fatto, scatterà l’isolamento fiduciario immediato. Al rientro presso la madre patria, si deve compilare un’autodichiarazione, sebbene i 14 giorni di quarantena restino di prassi per tutti.
I casi particolari
Svizzera, Spagna e Regno Unito, restano casi da affrontare individualmente. Per quel che concerne la Svizzera, se la provenienza del viaggiatore è ad alto rischio, si è tenuti a presentare un test molecolare Pcr non oltre 72 ore prima dell’ingresso del paese stesso. Si è sottoposti, ad ogni modo, a 10 giorni di quarantena obbligatori. I dati per coloro che entrano con mezzi di trasporto, devono essere registrati mediante apposito portale. Il Regno Unito, invece, richiede un test negativo risalente a tre giorni prima la stessa partenza. I 10 giorni di quarantena, sono indicativi e legati ai paesi di appartenenza. Ad ogni modo, il secondo e l’ottavo giorno è obbligatorio effettuare due test anti contagio, al costo di 210 sterline. La Spagna si appoggia alla Svizzera per ciò che concerne il Pcr, ma non esiste invece, l’obbligo di quarantena.