venerdì, Aprile 18, 2025

Asteroid Day: oggi è il giorno degli asteroidi

Gli asteroidi, detti anche ‘pianetini’, sono corpi celesti di piccole dimensioni la cui orbita è in genere compresa tra quelle di Marte e di Giove.

Battezzato Ceres Ferdinandea -in onore della dea romana Cerere e del Re Ferdinando III di Sicilia – fu poi chiamato solo Ceres il primo asteroide scoperto, nel 1801, dall’astronomo Giuseppe Piazzi.

Il termine, dal greco asteroidés «simile a stella», fu coniato nel 1802 dall’astronomo J. F. W. Herschel.

Da allora l’osservazione degli asteroidi ha fatto molta strada.

Oggi è il giorno dedicato a questi ‘pianetini’: l’Asteroid Day.

Perché oggi: l’impatto di Tunguska

Nel 1908 si verificarono una serie di singolari fenomeni luminosi nel raggio di 600-700 km da una regione della gelida taiga siberiana, Tunguska: qui qualcosa era esploso nel cielo alla 7.14 del mattino, abbattendo 60 milioni di alberi su una superficie di 2.150 chilometri quadrati: i fusti vennero trovati allineati a raggiera intorno all’epicentro di quella che dovette essere una spaventosa deflagrazione.

asteroidi

Il rumore venne udito a 1000 chilometri di distanza. Alcuni testimoni distanti 500 chilometri affermarono di aver visto sollevarsi una nube di fumo all’orizzonte.

Semen Semenov, che si trovava a 65 chilometri dall’evento, raccontò di aver visto il cielo spaccarsi in due, un grande fuoco coprire la foresta, un boato, sentendosi addirittura spostare fino a qualche metro di distanza.

Alcuni testimoni riferirono di un vento talmente caldo da bruciare i vestiti.

A ben 600 km dal punto d’impatto quasi deragliarono alcuni convogli della Ferrovia Transiberiana, a causa dell’onda d’urto.

A Londra, il cielo pare si sia illuminato talmente tanto da consentire di leggere un giornale senza l’ausilio della luce artificiale. Di notte.

La potenza dell’esplosione si è stimato essere compresa tra 10 e 15 megatoni: 1000 bombe di Hiroshima.

Persino i baroscopi di Gran Bretagna rilevarono l’onda di pressione.

La causa del disastro

La prima vera spedizione scientifica nella zona venne organizzata quasi 20 anni dopo, nel 1927 e fu guidata dal geologo Leonid Kulik.

Numerose sono state le teorie avanzate per cercare di spiegare una simile devastazione e certi fenomeni: la più consolidata tra i ricercatori è quella che vede come causa l’esplosione di un oggetto cosmico, una deflagrazione di parecchi megatoni liberati a 5-10 chilometri di altezza dalla violenta e repentina distruzione di un corpo celeste nella sua interazione con l’atmosfera, che avrebbe causato la vaporizzazione dell’oggetto e un’immane onda d’urto che ha colpito il suolo.

esplosione cosmica, oggetto cosmico, asteroide

L’oggetto misterioso

Gli scarsi elementi a disposizione non permettono di stabilire l’esatta natura dell’oggetto, se asteroide o cometa.

Gli studiosi propendono maggiormente per la prima ipotesi, anche se non si è esclusa del tutto l’origine cometaria.

Il punto d’impatto

A Tunguska si trova un piccolo lago a 8 km dall’epicentro, il Cheko: si è ipotizzato che sia in realtà il cratere d’impatto di uno dei frammenti. Le indagini di una spedizione italiana del 1999 rivolte a setacciare i depositi lacustri alla ricerca di tracce chimiche e sedimentarie lasciate dall’evento, hanno portato i ricercatori a formulare questa ipotesi.

asteroide nello spazio

Tra gli indizi che fanno ritenere la formazione del lago successiva al 1908 ve ne è anche uno di natura cartografica: il lago infatti non compare nelle mappe anteriori al 1928. Attualmente non è però possibile stabilire oltre ogni ragionevole dubbio se questa ipotesi sia corretta.

La giornata mondiale

E’ in memoria di questo evento, avvenuto il 30 giugno del 1908, che nel 2015 è stato istituito l’Asteroid Day, per sensibilizzare sul pericolo d’impatto di questi oggetti con il nostro pianeta. L’istituzione di questo giorno -giunto oggi alla quinta edizione – la si deve al regista Grigorij Richters, a Danica Remy, COO della Fondazione B612, all’astronauta dell’Apollo 9 Rusty Schweyckart e a Brian May chitarrista dei Queen, laureato in astrofisica. Oltre 200 astronauti, scienziati, tecnologi e artisti hanno firmato la Dichiarazione del ‘Giorno degli asteroidi’.

Il Virtual Telescope Project è il coordinatore di Asteroid Day in Italia.

osservatorio astronomico

Se un grande asteroide colpisse il nostro pianeta

Secondo l’analisi di un gruppo di scienziati britannici pubblicata sul Geophysical Research Letters, si è stabilito che il 60% delle morti per impatto di asteroide deriverebbe da vento, pressione e onde d’urto.

Un asteroide di grandi dimensioni, infatti, causerebbe distruzione ben prima di impattare al suolo: si disintegrerebbe in atmosfera come a Tunguska provocando un’onda d’urto in grado di radere al suolo città e sbriciolare, con la pressione, i nostri organi interni.

una città distrutta

Per la giornata di oggi sono diversi gli eventi organizzati a livello mondiale, come indicato nel sito ufficiale dell’evento.

Guardando il cielo

Qui potete trovare un calendario degli eventi astronomici 2019: il prossimo appuntamento in Italia è per il 16 luglio, con un’eclissi parziale di luna.

Monica Fiore
Monica Fiore
Dopo essersi laureata in Scienze dei Beni Culturali presso l'Università degli Studi di Pavia con una tesi dal titolo "Domus Aurea, il palazzo del Sole" e aver frequentato il Corso Speciale di Iniziazione alle Antichità Cristiane presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, attualmente lavora come web designer e front-end developer e continua a coltivare la sua passione per l'archeologia attraverso la scrittura: ha aperto il blog 'Cronache dal regno di Chrono' dove tratta di temi storico-archeologici.

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