Dal 16 dicembre al 17 febbraio le magnifiche sale affrescate di Palazzo Marucelli-Fenzi a Firenze ospitano la mostra Arti in dialogo. Echi tardo barocchi nelle sculture del Museo Ginori. L’evento è curato da Cristiano Giometti dell’Università di Firenze, Andrea Di Lorenzo, Direttore del Museo Ginori e Rita Balleri. L’esposizione presenta la teatralità degli affreschi e dei dipinti settecenteschi di Sebastiano Ricci e degli stucchi di Giovanni Baratta che decorano le sale. Inoltre, le raffronta alle sculture realizzate o acquisite nel Settecento dalla Manifattura Ginori con l’attività di collezionismo “ad uso della fabbrica” del fondatore.
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Quali opere di Arti in dialogo sono particolarmente interessanti?
In mostra è presente una selezione di sculture in porcellana e i modelli in terracotta e in cera fatti realizzare dal marchese Ginori. Le opere dialogano in modo del tutto nuovo con le decorazioni delle sale, realizzate da Ricci e Baratta tra il 1705 e il 1706. Particolarmente interessante e suggestivo è l’accostamento degli stucchi di Baratta con tre calchi in cera che riproducono i lavori dello scultore. Realizzati dalla Manifattura Ginori negli Anni Quaranta del Settecento sono riuniti per la prima volta dal 1965. I calchi appartengono al Museo Ginori (Euridice e Allegoria della Prudenza) e al Museo Nazionale del Bargello (Allegoria della Ricchezza).
L’inaugurazione della mostra
Venerdì 16 alle 12.30 all’Aula magna è in programma il momento ufficiale con l’intervento di Tomaso Montanari, Presidente della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori. Parteciperà il Prorettore vicario Giovanni Tarli Barbieri dell’Università di Firenze, il Direttore Regionale Musei della Toscana Stefano Casciu e il Vicedirettore del Dipartimento Sagas Fulvio Cervini. Alle 11.30 è quindi in programma una visita in anteprima per i giornalisti alla presenza dei curatori.
Arti in dialogo orari
L’esposizione è organizzata dal Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (Sagas) dell’Università degli Studi di Firenze col Museo Ginori. La mostra è realizzata in collaborazione con la Direzione regionale musei della Toscana e l’Opificio delle Pietre Dure e il sostegno dell’Associazione Amici di Doccia. L’accesso è possibile su prenotazione all’indirizzo e-mail [email protected] martedì, giovedì e venerdì con visite guidate gratuite per gruppi di 10 persone. La mostra sarà invece chiusa dal 23 dicembre all’8 gennaio, a eccezione dei giorni 27 e 29 dicembre, durante i quali sarà aperta dalle 10 alle 13.
Immagine da cartella stampa.