Dispositivi a ultrasuoni proteggono dagli uccelli gli arazzi “Atti degli Apostoli” in esposizione a Palazzo reale a Madrid. Infatti, l’ingresso dei volatili nelle gallerie dell’edificio ha fatto temere per il buono stato delle decorazioni.
Lo stendardo di Raffaello è in formato elettronico
Perché proteggere gli arazzi “Atti degli Apostoli”?
Si tratta di un lavoro di Raffaello realizzato per la decorazione della Cappella Sistina, conservato con cura da 500 anni. Il pittore ha creato nove cartoni di ornamenti da parete che raffigurano gli Apostoli incorniciate da figure allegoriche e storiche. Un’opera riprodotta in più serie con differenze che li rende unici. Infatti, si possono distinguere gli arazzi del Museo diocesano di Mantova, di Madrid e Berlino. Partendo dal lavoro preparatorio, le botteghe di tessuti hanno poi riproposto le decorazioni.
La storia degli arazzi “Atti degli Apostoli”
Papa Leone X nel 1515 chiede a Raffaello Sanzio di ideare degli ornamenti in tessuto per la cappella Sistina. L’artista sceglie quindi di raffigurare le vicende più importanti dei compagni di Gesù. Realizza i cartoni che manda a Bruxelles per produrre con fili di lana e seta d’oro e d’argento gli arazzi. La tecnica artigianale e il risultato finale sono apprezzate anche nelle corti europee, tanto che Filippo II di Spagna chiede una copia dell’opera.
L’ingresso degli uccelli a Palazzo reale a Madrid
L’ingresso di alcuni uccelli nelle stanze dell’edificio avrebbe potuto rovinare gli arazzi di Raffaello. Gli animali sono entrati dalle finestre aperte che si affacciano sul giardino, ma i custodi hanno provveduto a farli fuggire. Poi hanno verificato che le decorazioni da parete non avessero subito danni. La situazione è quindi tornata alla normalità con un controllo sulla presenza di nidi all’interno della struttura. Infine, per evitare che i volatili facciano nuovamente irruzione, gli operatori hanno installato due dispositivi a ultrasuoni a Palazzo reale.