Il primo parco giochi lego d’Italia, che essendo dipendente dal marchio Lego non potrà che chiamarsi Legoland come succede attualmente in molte altre realtà europee ed extracontinentali in cui questo particolare progetto di parco divertimenti è già una realtà di notevole successo, pare aprirà al pubblico questa primavera, ossia il prossimo 28 maggio all’interno del più famoso e del più grande parco intrattenimenti del nostro Paese, Gardaland.

Il gigantesco parco che ha sede in località Ronchi nel Comune di Castelnuovo del Garda in provincia di Verona ospiterà quindi quello che è già un format di notevole successo in molte aree sviluppate del mondo in quanto Legoland, catena di parchi divertimento tematici basati sui giocattoli dell’azienda danese Lego la quale non possedendo completamente tutte le proprietà e le azioni dei parchi che utilizzano il suo sponsor dislocati in diversi Paesi sparsi sul globo condivide la gestione finanziaria delle stesse aree tematiche con la società britannica Merlin Entertainments, agenzia specializzata in turismo, eventi, intrattenimento e parchi divertimento, la maggiore investitrice e affarista in quanto giro d’affari e di beni nel suo settore a livello europeo e la seconda solo dopo la più potente Disney, nonché lo stesso gruppo, quello di Merlin, che ha rilevato Gardaland dall’ottobre del 2006.

Il perché dell’apertura di Legoland presso Gardaland è presto chiarito, infatti oltre che per motivi di agevolazioni in fatto di affluenza di ingressi, uniformazione del parco e unificazione delle attrazioni all’interno di uno stesso contesto che impedisce una irragionevole dispersione sia a livello economico che per quanto riguarda l’incidenza sull’interesse e sulla logistica degli stessi visitatori, la costruzione di un Legoland a Gardaland è stata sfruttata anche per motivi proprietari nei riguardi di appezzamenti già acquisiti e predisposti per lo sviluppo dell’area Legoland e rispetto a una facilitazione nella gestione della nuova zona tematica finanziariamente e organizzativamente parlando.

La stretta collaborazione sia a livello fiduciario che nell’ambito della visione e della missione che in queste due aziende trovano forte eco e reciproca simbiosi finalizzate alla consapevolezza di una società più felice e compatta che fa del gioco e della fratellanza traguardi seri intesi come importante parte del progresso e come riforma comunitaria che può partire anche dai parchi divertimento, quali uno dei simboli per eccellenza dell’era moderna in termini del vivere bene e perché no anche in funzione di una valorizzazione culturale ed artistica che si basa su uno dei più importanti scopi e fondamenti dell’umanità che si traduce con lo stare insieme e convivere in una collettività che fa del suo principio primo il benessere di ciascuno, è dunque assai evidente nel futuro Legoland che da qui a qualche manciata di mesi aprirà a tutti i cultori della spensieratezza e della sana leggerezza sostenuti all’insegna dei lego, i fantastici mattoncini che fanno sognare grandi e piccini.

Ritorna evidente balzando immediatamente all’occhio come sia un accordo a somma positiva l’unione tra la Merlin, esperta nel filone dell’intrattenimento, della pubblicizzazione di ogni forma di divertimento e relax nonché massima esponente di viaggi di piacere, e la Lego, azienda scandinava produttrice di giocattoli creata dal visionario Ole Kirk Kristiansen che dall’ormai lontano 1916, anno della fondazione della fabbrica, attraverso una concezione del gioco rivoluzionaria ed una produzione di giocattoli che si basa su un principio assai semplice, quasi banale, ma sicuramente geniale e anticonvenzionale, e a dir poco efficace e ricercato, continua ad espandersi in ogni angolo del globo per la salda presa che i suoi tipici mattoncini, proprio inimitabile emblema, posseggono su ogni persona che con essi viene in contatto.

Come espresso e accuratamente analizzato dal film documentario danese americano del 2014 codiretto dai registi e cineasti Kief Davidson e Daniel Junge intitolato Beyond the Brick: A LEGO Brickumentary, la Lego, proprio attraverso la creazione di un prodotto così versatile che accoglie l’interesse proveniente da persone dalle più svariate età e realtà sociali, scolastiche o lavorative, è stata in grado di far diventare la realtà un sogno e viceversa un sogno una realtà.

Mentre le altre sue dirette concorrenti quali fra le altre le statunitensi Hasbro e Mattel sono riuscite a far propria una grossa fetta di mercato proponendo i più differenti e disparati tipi di giocattoli, un po’ come ha agito la tedesca Revensburger con i giochi da tavolo ed i puzzle anche se in verità pure questa azienda offre una gamma di giochi piuttosto articolata, la Lego è arrivata al successo, divenendo una delle maggiori industrie di giochi a livello mondiale esclusivamente mediante l’oggetto su cui si fonda il principio del gioco, termine non esattamente indicato per definire i lego in quanto essi non sono esclusivamente gioco ma ben altro, cioè il mattoncino, circostanza che rende la Lego, oltre che per il tipo di prodotto che ha confezionato, unica al mondo. Sono rarissime, e probabilmente non esistono e non sono nemmeno esistite, aziende, tanto meno di giocattoli, che sono riuscite a crearsi un proprio impero dal nulla con un unico, e a dire il vero piuttosto semplice prodotto, come ha fatto la Lego, la quale mantiene ed anzi continua ad ampliare la sua potenza.

Sebbene si sia adattata, nel corso del tempo, alle esigenze e alle necessità dell’intrattenimento moderno e abbia ideato su misura modelli attenzionanti i diversi desideri dei consumatori in una svariata quantità di ambiti, in quanto dal cinema all’architettura sino alla politica, alla cronaca contemporanea, allo sport e alle maggiori forme o correnti culturali ha proposto prodotti di rilevanza sociale, gli unici elementi su cui si fonda questa straordinaria azienda sono i mitici mattoncini colorati. Attenta all’ecosostenibilità, la Lego Group è virtuosa anche in tal senso, infatti in accordo con le linee guida del WWF (World Wildlife Fund), partner di Lego, e con le direttive proambiente che si stanno consolidando all’interno della Comunità Europea e in molti altri Paesi del mondo, sta lavorando affinché i mattoncini siano biodegradabili e ad impatto zero, l’azienda si sta impegnando quindi ai fini di una produzione che fa suoi i concetti chiave di riciclo ed energia pulita. Per il suo programma di sostenibilità l’azienda intende produrre la maggior parte dei suoi componenti e imballaggi utilizzando materiali ecocompatibili o fonti riciclate, il suo impegno in tal senso è dimostrato in quanto Lego ha compiuto il primo passo verso questi obiettivi introducendo e commercializzando già nel 2018 blocchi di plastica realizzati con materiali a base vegetale composti prevalentemente di plastica estratta dalla canna da zucchero.

Le ambizioni della Lego sono state sempre grandi e spesse volte coronate dal successo poiché sicuramente ragionevoli e benpensanti, ecco perché non si può non essere favorevolmente entusiasti della scelta della Lego che fa ottimamente sperare a una valutazione più consapevole dei rischi ambientali e alla riuscita delle decisioni prese. Senza i caratteristici mattoncini la Lego non esisterebbe, infatti sono l’unica fonte dell’azienda, tralasciando ovviamente la pubblicità e altre forme di introiti che comunque da essi dipendono, sui quali questa ha investito tutto e su cui persiste ragionevolmente a puntare.

Con i mattoncini si può costruire tutto, da piccoli oggetti fino a grandi, giganteschi diorami dall’aspetto davvero realistico, è dunque per questa versatilità intrinseca al prodotto dei lego che l’azienda si è potuta sviluppare senza il bisogno di ciclica ricerca di nuovi modelli o soluzioni di giochi da immettere sul mercato, i lego sono completi di per se stessi in tutto e per tutto e per questo così efficienti a una quantità infinita di approcci, oltre al semplice scopo ludico sono efficaci a fini culturali, educativi e finanche terapeutici.

I lego non sono solo quindi giocattoli, ma mezzi di espressione, di crescita personale, con essi si possono comprendere meglio concetti matematici, ci si può sbizzarrire come meglio si vuole esprimendo le proprie emozioni e tutte quelle sensazione che magari con altri giochi non è così immediato riuscire a fare. Intesi come parte più profonda di sé i lego possono diventare arte a tutti gli effetti, un tipo di arte purtroppo non ancora accolta o seriamente presa in considerazione da tutti ma che già critici ed esperti stanno senza pregiudizi cominciando a studiare e apprezzare, si vedano le opere magistralmente create dall’americano Nathan Sawaya o dall’artista italiano che ha conseguito abbastanza recentemente il titolo di Lego Certified Professional, si tratta di Riccardo Zangelmi.

E’ esattamente da questo favoloso successo e caleidoscopico, quasi camaleontico, consolidato mezzo che sono i lego che parte nel mondo l’idea di fondare i parchi Legoland, in Italia giunto solo ora per la prima volta con l’esempio di Gardaland. In sinergia con la Merlin, dal Legoland italiano non ci si aspetta altro che una parabola ascendente capace di riscuotere interessi ed eccellenti giudizi dai visitatori che da qui a breve non mancheranno di accalcare l’ingresso alla nuovissima attrazione la quale, in quanto giostra acquatica, prenderà il nome di Legoland Water Park Gardaland. Se la costruzione di un parco lego all’interno di un parco divertimenti è cosa atipica in quanto nessun Legoland al mondo possiede questa peculiarità, altrettanto unico e curioso è che il parco lego sia tema acquatico, il primo nel suo genere in Europa.

Quinto in tutto il mondo dopo la California, la Florida, Dubai e la Malesia come parco acquatico a tema lego, e sebbene in Germania ci si stia attrezzando per realizzare un aquapark all’interno di Legoland Deutschland situato a Günzburg, città della Baviera, il parco acquatico lego di Gardaland non ha rivali, perlomeno nel nostro continente. Ancora da ultimare ma in fase di conclusione, dedicato ai bambini dai 2 ai 12 anni, secondo il CEO di Gardaland Resort Aldo Maria Vigevani questa nuova aggiunta in arrivo contribuirà a rafforzare l’immagine di Gardaland come una delle grandi mete turistiche europee per le famiglie.

Ubicata all’interno del parco divertimenti accanto alle aree tematiche Fantasy Kingdom e Peppa Pig Land, quest’ultima di più recente erezione, come dichiarato da Luca Marigo, Marketing & Sales Director di Gardaland-Merlin Entertainment Group, il Legoland Water Park di nuova creazione:
“Sarà un fantastico parco acquatico realizzato con milioni di coloratissimi mattoncini lego dove i bambini dai 2 anni in su troveranno divertimento, esperienze uniche di costruzione lego e giochi interattivi mentre i genitori potranno rilassarsi immersi in un paesaggio verdeggiante. Grazie a questa fantastica novità le occasioni di divertimento si moltiplicheranno, rendendo Gardaland la meta ideale per famiglie con bambini di tutte le età e permettendo di vivere giornate ancora più dense di avventura, magia e fantasia”
Sebbene il cantiere incominciò a partire già da tempo prima dal momento della posa ufficiale del primo mattoncino che ha visto la partecipazione della mascotte del parco, Prezzemolo, del Vigevani e del Marigo, cerimonia seguita dai Kids Reporter, alcuni giovanissimi giornalisti di un frizzante TG che racconta ciò che succede all’interno del parco divertimenti più celebre d’Italia, datata 2 settembre dello scorso anno, appena cinque mesi fa, con una velocità di realizzazione davvero rapida il parco acquatico di 15mila metri quadrati su cui si sono investiti 20 milioni di euro totali sta per essere terminato.

Costituito e diviso per aree tematiche che corrispondono ai grandi mondi lego destinati a bambini e ragazzi quali la giungla, l’antico Egitto, i cavalieri, i pirati, senza dimenticare le zone dedicate ai più piccoli costruite con i Lego Duplo, sarà davvero un’esperienza immersiva nello strano e miracoloso mondo della creatività e dell’immaginazione che attraverso i lego prende vita e incanta con impareggiabile capacità. Tra le novità figurano il Lego River Adventure, un corso d’acqua che attraverserà gran parte dell’area del parco acquatico, e la Miniland, area che ospita un centinaio di monumenti italiani realizzati con i mattoncini, dal Duomo di Milano al Colosseo, passando per la Torre di Pisa e la Basilica di San Marco sulla falsariga dell’Italia in Miniatura, soltanto, ancora una volta, interamente in stile lego. Inoltre, ad abbellimento del Legoland Water Park, la cui entrata sarà costituita da un portale di ingresso che misura 13 metri di larghezza e 6,5 metri di altezza realizzato con 400 mattoncini giganti, saranno presenti 488 statue ancora una volta composte da mattoncini, i cosiddetti Lego Models.