mercoledì, Aprile 16, 2025

Andrea Orlando: è arrivato Superman

Andrea Orlando, vicesegretario del Partito Democratico, è inciampato, come molti altri politici, in alcune dichiarazioni rilasciate, ma che oggi non risultano coerenti. Affermazioni anche un pò fantasiose, abbandonate durante la trasmissione 8 1/2 condotta dalla giornalista Lilly Gruber. Era il 12 gennaio.

Nel mondo politico, molti personaggi istituzionali rilasciano affermazioni che poi nella rete non sono dimenticate. Anzi, salvate e riproposte, grazie orami ai mille metodi anche casalinghi di archiviazione. Succede sui social, dove sono estrapolati pezzi di interviste con affermazioni che poi saranno riproposte in caso di incoerenza con quanto detto. Controsensi che spesso sono sottovalutati da chi gestisce la comunicazione, ma che invece, anche inconsciamente, a volte spingono a classificare il politico in oggetto, in una persona non affidabile.

Cosa ha detto Andrea Orlando?

Matteo Renzi, pochi giorni prima di quell’intervista andata in onda il 12 gennaio, ha deciso di aprire una crisi politica della quale noi tutti conosciamo i risultati. Di fatto il mancato appoggio di Italia Viva al governo ha portato alla cacciata di Giuseppe Conte e un’avvio verso il nuovo esecutivo di Mario Draghi ancora work in progress. In molte trasmissioni televisive, in cui erano presenti dibattiti politici, si stilavano liste di probabili governi e nuovi premier. Ogni personaggio politico esprimeva la propria idea, cercando comunque di rimanere coerente alla linea del proprio partito politico. In particolare Andrea Orlando, ospite della trasmissione Otto e Mezzo su La7 dichiarava: “non appoggerei mai un governo di unità nazionale con Salvini anche se fosse guidato da Superman“.

Secondo molti twit e altri interventi sparsi in rete, Superman è arrivato ma con il nome di Supermario, dal celebre videogame conosciuto ovunque. Ma nel frattempo è arrivato anche il consenso della Lega a prendere parte a questo nuovo esecutivo. Insomma si è verificata una condizione (legittima) perfettamente calzante con ciò che Orlando demonizzava.

Cambio di rotta

Il cambio di rotta, visti gli sviluppi attuali, non c’è stato da parte di Andrea Orlando. Nessuna rettifica alle dichiarazioni rilasciate in tv e nemmeno una spiegazione. La tecnica un pò populista di tiare fuori frasi di effetto semplici e di impatto è diventata una strategia per molti. Mentre nel settore del marketing si urla sempre meno e si cerca di coinvolgere i probabili acquirenti, fornendo uno storytelling di effetto, nel mondo politico si fanno proclami. Per vendere oggi devi dimostrare coerenza e affidabilità. Determinate affermazioni in molti casi diventano impossibili da sostenere vista la variabilità degli elementi in oggetto, anche se si tratta di Superman.

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