Oggi giovedì 30 dicembre 2021 (07:08)
E’ il 364° giorno dell’anno, 1ª settimana. Domani è l’ultimo giorno del 2021.
A Roma il sole sorge alle 07:38 e tramonta alle 16:48 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 08:04 e tramonta alle 16:48 (ora solare)
Luna: 7.58 (tram.) 17.04 (lev.)
Luna piena alle ore 04.30
Santi del Giorno
Sant’Eugenio di Milano (Vescovo)
San Ruggero di Canne (Vescovo)
San Savino di Assisi (Vescovo)
San Felice I (Papa)
Sant’Anisio di Tessalonica (Vescovo)
Etimologia
Eugenia, al greco “eughénios”, latinizzato in “eugenius”, significa “nobile, ben nato”. La sua diffusione è dovuta sia al suo significato beneaugurante, che al proliferare di santi e sante omonime.
Proverbio del giorno
Dicembre imbacuccato, raccolto assicurato.
Aforisma del giorno
Chi gode di sentirsi esaltare con parole adulatrici, ne porta poi la pena con tardo pentimento e con vergogna. (Fedro)
Sei nato oggi?
Dietro il tuo atteggiamento serio, riflessivo e silenzioso, si cela una grande capacità di comprendere la natura delle persone e il senso profondo di quanto accade. Nel lavoro sei portato ad attività di tipo intellettuale ma saprai sfruttare al meglio le tue doti anche nel commercio e negli affari. In amore sai dare moltissimo affetto e grande attenzione, ma sei anche molto possessivo: cerca di non esagerare.
Oroscopo quotidiano
Oroscopo di Giovedì 30 Dicembre 2021
Accadde Oggi
Fondata l’URSS
30 Dicembre 1922
Sulle ceneri del vecchio impero zarista viene fondata l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Il Soviet Supremo scioglierà l’URSS ufficialmente il 26 dicembre 1991.
Impiccato Saddam Hussein
30 Dicembre 2006
All’alba è impiccato l’ex rais iracheno Saddam Hussein. “La condanna del criminale è stata eseguita”: con queste parole la TV di stato irachena dà notizia dell’esecuzione di Saddam Hussein.
Accordo Santa Sede – Israele
30 Dicembre 1993
Dopo un anno e mezzo di complesse trattative, lo stato di Israele e la Santa Sede firmano l’accordo fondamentale con cui allacciano normali relazioni diplomatiche, ostacolate fino a quel momento da antiche diffidenze, da contrasti riguardanti lo status di Gerusalemme e dal timore del Vaticano di possibili rappresaglie arabe nei confronti dei cristiani del medio oriente. L’accordo-quadro riconosce la natura unica delle relazioni tra la chiesa e il popolo ebraico e ribadisce la condanna della chiesa nei confronti dell’antisemitismo già espressa dal Concilio Vaticano II.
Frank Sinatra incide My Way
lunedì 30 dicembre 1968 (53 anni fa)
Frank Sinatra incide My Way: «Ho amato, ho riso e pianto; ho avuto le mie soddisfazioni, la mia dose di sconfitte. E allora, mentre le lacrime si fermano, trovo tutto molto divertente. A pensare che ho fatto tutto questo; e se posso dirlo, non sotto tono. “No, oh non io, l’ho fatto alla mia maniera”».
È una delle ultime strofe, forse la più significativa, di My Way, brano che Frank Sinatra registrò un martedì di dicembre, negli studi della Reprise ad Hollywood. Nemmeno lui, The Voice (il suo soprannome più celebre), sospettava che sarebbe diventato l’inno del mito americano del self-made man, dell’uomo che si è fatto da sé e che ha vissuto tutta la vita «a modo suo», senza rimpianti.
Tutto ebbe inizio in Francia, verso la metà degli anni Sessanta, grazie a uno sconosciuto compositore di nome Jacques Revaux che creò una triste melodia accompagnata da un testo in inglese, subito bocciata dai suoi produttori. La musica conquistò invece Claude François, artista pop che in quegli anni iniziava a scalare le classifiche con riuscite cover di hit americane (come If I had a hammer, nota in Italia nella versione Datemi un martello di Rita Pavone).
François mantenne la base musicale di Revaux, cambiando totalmente il testo e optando per la lingua francese: ne uscì un malinconico ritratto della routine coniugale dal titolo Comme d’habitude (in italiano “come al solito”). L’immediato successo spinse l’artista transalpino a tentare la fortuna anche nel contesto italiano ma con scarsi risultati (la versione tradotta da Andrea Lo Vecchio finì sul lato B di un 45 giri dal titolo Se torni tu).
Nel frattempo, Comme d’habitude veniva passata ogni giorno in tutte le radio francesi e il caso volle che in quel periodo si trovasse a passare da quelle parti Paul Anka (autore della celebre Diana). Quest’ultimo ne rimase folgorato e, dopo aver raggiunto un accordo sui diritti, decise di ricavarne una nuova versione in inglese.
Ci lavorò per una notte intera e alle 5 del mattino chiamò Sinatra in Nevada, dicendogli: «Ho qualcosa di veramente speciale per te». Il suo primo pensiero era andato istintivamente all’amico e collega Frank che riteneva il più adatto a interpretarla. All’entusiasmo di Paul si contrappose l’iniziale perplessità del collega (che proprio in quel periodo meditava di ritirarsi dalle scene), di fronte a un testo che parlava di una persona giunta sul viale del tramonto.
A convincerlo che si trattava invece di un inno alla vita, e alla grandezza di un uomo che ha vissuto senza rimpianti, fu la figlia Nancy. In molti sono convinti che si debba ringraziare lei se quel martedì 30 dicembre venne incisa una delle più belle canzoni di sempre. Inclusa nell’omonimo album edito a febbraio dell’anno seguente, My Way conquistò presto le prime posizioni delle classifiche Usa.
Negli anni a seguire divenne uno dei pezzi preferiti da Sinatra che la eseguì in tutti i suoi concerti, fino al definitivo ritiro nel 1995. A omaggiarla con interpretazioni d’autore furono mostri sacri del rock come Elvis Presley e più recentemente star del calibro di Celine Dion e Michael Bublé. Ad oggi sono 132 le versioni recensite, tra le italiane quella di Mina è stata la più apprezzata anche dallo stesso Sinatra.
Il brano venne a tal punto identificato con The Voice, che nell’Unione Sovietica si parlò di dottrina sinatra a proposito della politica estera del governo Gorbačëv, indirizzata alla non ingerenza negli affari interni delle nazioni alleate del Patto di Varsavia. Fu chiamata così dal funzionario russo Gerasimov, con riferimento alla condizione di piena autonomia di quei paesi che potevano agire “a modo loro”, come il protagonista di My way.
Nati in questo giorno
Patti Smith
data di nascita: lunedì 30 dicembre 1946 (75 anni fa)
Patti Smith: È la sacerdotessa maudit (“maledetta”) del rock, artista simbolo del ventennio Settanta e Ottanta.
Nata a Chicago, il suo battesimo artistico avviene nel segno della poesia, con reading accompagnati dal chitarrista Lenny Kaye. Il sodalizio con quest’ultimo prosegue nella musica, dove Patti si fa spazio con un rock nuovo e ammaliante. Il successo si configura con gli album “Radio Ethiopia” (1976), “Easter” (1978), trascinato dal singolo Because the Night, e “Wave” (1979).
Dopo il ritiro negli anni Ottanta, in seguito al matrimonio con Fred Smith, il decennio successivo è segnato da gravi perdite (tra cui il marito) e dal ritorno sulle scene, all’insegna di temi di spessore, come l’invasione cinese del Tibet e il mito di Ho Chi Minh.
Inserita, nel 2007, nella Rock and Roll Hall of Fame, l’anno dopo sostiene il microcredito in Africa duettando con Renga e Irene Grandi. Nel 2012 è ospite al Festival di Sanremo, dove canta con i Marlene Kuntz, e nello stesso anno pubblica l’undicesimo album, Banga.
Diego Della Valle
data di nascita: mercoledì 30 dicembre 1953 (68 anni fa)
Diego Della Valle: Tra i protagonisti della sfera imprenditoriale italiana, la sua attività spazia dal tessile al calcio, passando per l’editoria e i motori.
Nato a Sant’Elpidio a Mare, in provincia di Fermo, da una famiglia di imprenditori, gestisce dal 1975 la Tod’s, azienda di calzature fondata dal nonno, che lui porta alla massima espansione negli anni Ottanta, quotandola in borsa. In questo periodo si affermano sul mercato internazionali i marchi “Hogan” e “Fay”, da lui creati in seno a Tod’s.
Meriti che gli valgono nel 1996 la nomina a Cavaliere del Lavoro. Presidente onorario della Fiorentina (acquistata nel 2002 e ceduta nel 2019), insieme a quella di amministratore delegato di Hogan e Tod’s, ricopre altre cariche nei cda, tra gli altri, di RCS MediaGroup e Ferrari S.p.A. Secondo la classifica Forbes 2021 degli uomini più ricchi del mondo, è al 2.378º posto (46° italiano), con un patrimonio di 1,2 miliardi di dollari.
Nati… sportivi
Tiger Woods
data di nascita: martedì 30 dicembre 1975 (46 anni fa)
Tiger Woods: Nato a Cypress (in California) da madre thailandese, Eldrick Tont Woods, famoso campione di golf statunitense, è stato soprannominato Tiger dal padre (dal soprannome di un suo amico vietnamita).
Nel 2011 è stato lo sportivo più pagato al mondo con 75 milioni di euro, ma sono più di quindici anni che firma contratti per diverse decine di milioni di dollari con importanti aziende sportive e non.
Ha vinto 14 volte i Tornei Major, ovvero i tornei più prestigiosi del golf maschile che sono quattro: Augusta in Georgia (USA), U.S. Open, The Open Championship nel Regno Unito e il PGA Championship sempre negli Stati Uniti. Dopo due anni, nel marzo 2013 è tornato al primo posto del ranking mondiale, posizione che nella sua carriera ha mantenuto per oltre 600 settimane.
Mauro Bergonzi
data di nascita: giovedì 30 dicembre 1971 (50 anni fa)
Mauro Bergonzi: Nato a Genova, è un ex arbitro di calcio. Ha fatto parte della sezione del capoluogo ligure, arrivando nell’organico della C.A.N. A (Commissione Arbitri Nazionale della serie A). Ha diretto 150 partite in serie A e 99 in serie B. È stato arbitro internazionale dal 2009 al 2013.
Come tanti direttori di gara, anche Bergonzi è stato al centro di polemiche per episodi particolari legati alle sue direzioni arbitrali. Famoso il misterioso triplice fischio finale, forse arrivato dagli spalti, in Udinese-Lazio del 29 aprile 2012, che ha consentito ai friulani di segnare con i laziali quasi fermi, e la successiva rissa finale.
Dal luglio 2014 per un anno è diventato il presidente del CRA (Comitato Regionale Arbitri) della Liguria e a seguire commentatore televisivo alla moviola.
I Doodle di Google
Yun Dong-ju
30 dicembre
Yun Dong-ju: Yun Dong-ju, nato il 30 dicembre del 1917, è uno dei più noti poeti coreani. Nel suo paese, soprattutto tra le giovani generazioni, è considerato un simbolo della lotta per l’indipendenza della Corea dal dominio giapponese. La sua attività di oppositore all’occupazione coloniale lo condusse in carcere a soli 26 anni e a finire qui la sua esistenza appena due anni dopo.
Il doodle locale (visibile in Corea del Sud) dedicatogli, nel 2010, in occasione del 93° anniversario della nascita, è ispirato all’unica raccolta di poesie che ci ha lasciato, pubblicata dopo la sua morte. Il disegno con il cielo stellato e il vento richiama il titolo della raccolta “Cielo, Vento, Stella e Poesia”.
Angolo Lettura
“Dalla parte delle bambine” di Elena Gianini Bellotti
domenica 30 dicembre 2012 (9 anni fa)
“Dalla parte delle bambine” di Elena Gianini Bellotti: Questa settimana suggeriamo il saggio di Elena Gianini Bellotti “Dalla parte delle bambine”. E’ un libro scritto negli anni settanta che fa riflettere sulle modalità “comuni” di educare le bambine e i bambini. In realtà, la tradizionale differenza di carattere tra maschio e femmina, asserisce l’autrice, non è dovuta a particolari fattori biologici, ma semplicemente a dei condizionamenti culturali imposti ai diversi sessi fin dalla nascita. Non esistono, almeno fino all’adolescenza, delle caratteristiche prettamente femminili e altre unicamente maschili ma esistono delle qualità individuali che non dipendono dal sesso ma dal tipo di educazione ricevuta, dall’ambiente in cui si vive e da alcuni fattori genetici che caratterizzano il singolo. Ad una generica descrizione comportamentale o di una situazione tipica seguono sempre delle riflessioni dell’autrice basate su esperienze reali oppure su rilevamenti statistici.
Il libro è estremamente interessante e, nonostante l’arcaicità di alcuni esempi educativi o comportamentali, è un utile pretesto per riflettere sul modo a volte “monodirezionale” di educare i nostri bambini.
Scomparsi oggi
Rita Levi-Montalcini
data di nascita: giovedì 22 aprile 1909 (112 anni fa)
data morte: domenica 30 dicembre 2012 (9 anni fa)
Rita Levi-Montalcini: Nata a Torino, è stata una delle menti più eccelse e illustri che la ricerca italiana abbia conosciuto. Ricercatrice e neurologa, nel 1986 è stata insignita del Nobel per la medicina in quanto, negli anni Cinquanta, i suoi studi la portarono alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF (Nerve Growth Factor), una proteina coinvolta nello sviluppo del sistema nervoso dei vertebrati e analizzata tutt’oggi per trovare la cura per le più gravi malattie che colpiscono il sistema nervoso, tra cui la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e il morbo di Alzheimer.
Membro dell’Accademia dei Lincei per le scienze fisiche, la Montalcini è stata la prima donna a entrare a far parte della Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 2001 è stata nominata senatrice a vita dall’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, «per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale». Inoltre, è stata tra i fondatori della Fondazione IDIS-Città della Scienza, che ha lo scopo di promuovere e divulgare la scienza attraverso la “Città della Scienza”, sorta nel quartiere partenopeo di Bagnoli e andata quasi totalmente distrutta in un incendio a marzo del 2013.
In quanto ebrea fu perseguitata dal regime fascista e costretta a emigrare in Belgio con la famiglia, per sfuggire alla deportazione. Fondatrice dell’Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello, ha condotto qui la sua attività di ricerca, fino alla morte sopraggiunta nel dicembre del 2012.