Oggi sabato 25 dicembre 2021 (06:33)
E’ il 359° giorno dell’anno, 52ª settimana. Alla fine del 2021 mancano 6 giorni.
A Roma il sole sorge alle 07:36 e tramonta alle 16:44 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 08:03 e tramonta alle 16:44 (ora solare)
Luna: 11.42 (tram.) 22.52 (lev.)
Santi del Giorno
Santo Natale
Sant’Anastasia di Sirmio (Martire)
Etimologia
Jacopo, é l’equivalente dei personali Giacomo e Giacobbe, significante: “colui che cammina sulle orme di Dio”, dall’ebraico “Ya’qobh”, “Dio ha protetto”, poi latinizzato in “Iacobus”.
Proverbio del giorno
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi.
Aforisma del giorno
Le tentazioni non ti sgomentino; sono la prova dell’anima che Dio vuole sperimentare quando la vede nelle forze necessarie a sostenere il combattimento ed interessarsi con le proprie mani il serto della gloria.
Finora la tua vita fu d’infante; adesso il Signore vuole trattarti da adulta. E poiché le prove della vita adulta sono molto superiori a quella di chi è infante, ecco perché ti trovi in principio disorganizzata; ma la vita dell’anima acquisterà la sua calma e la tua calma ritornerà, non tarderà. Abbi pazienza ancora un poco; tutto andrà per il tuo meglio. (S. Pio da Pietrelcina)
Sei nato oggi?
La tua generosità è grande e sei sempre pronto ad aiutare chi bussa alla tua porta. Questo atteggiamento è fonte di serenità interiore ma, qualche volta, ti procura dei problemi, soprattutto nel lavoro, dove devi imparare a far valere di più le tue ragioni. In amore, dopo qualche delusione, incontrerai chi saprà amare il tuo grande cuore e darti tutta la felicità che meriti.
Oroscopo quotidiano
Oroscopo di Sabato 25 Dicembre 2021
Oggi è
Natale
25 dicembre
Natale: Il Natale è la festività cristiana che ricorda la nascita di Gesù. Da moltissimi anni, ormai, ha assunto anche connotazioni non religiose, rappresentando un giorno di festa da trascorrere in famiglia, scambiandosi doni sotto l’albero (portati da Babbo Natale, per i più piccini).
È una ricorrenza ricca di tradizioni: il presepe che raffigura la natività di Gesù, l’albero di Natale (addobbato da luci, colori, palline), Babbo Natale (il buon vecchio dalla barba bianca che distribuisce doni ai bimbi buoni), il vischio, il panettone, il pandoro, il cotechino e chi più ne ha più ne metta! Immancabili i regali!
Ricerche storiche approfondite sulle origini del Natale hanno fatto emergere che venne scelta la data del 25 dicembre per sostituire la ricorrenza pagana del “Sol Invictus”, mettendo in relazione l’immagine del Sole con il figlio di Dio.
Accadde Oggi
Sadat riceve Begin al Cairo
25 Dicembre 1977
A quattro anni di distanza dalla Guerra del Kippur, che ha contrapposto Egitto e Israele e a un mese di distanza dal loro storico incontro a Gerusalemme, il primo ministro israeliano Menachem Begin incontra di nuovo il leader egiziano Al Sadat, questa volta a Il Cairo. I due capi di stato cercano un accordo per una pace permanente fra i due stati, che verrà formalizzato l’anno successivo negli accordi di Camp David.
Carlo Magno è incoronato imperatore
venerdì 25 dicembre 800 (1221 anni fa)
Carlo Magno è incoronato imperatore: «A Carlo, piissimo, augusto, incoronato da Dio, grande e pacifico imperatore, vita e vittoria». È la formula pronunciata da papa Leone III quando, il 25 dicembre dell’anno 800, incoronò Carlo Magno imperatore nella basilica di San Pietro. In quella notte di Natale nacque ufficialmente il Sacro Romano Impero, il cui destino segnò per sempre la storia del continente europeo.
Il sodalizio tra il re dei Franchi e la Chiesa di Roma aveva portato il primo a condurre una decisa opera di evangelizzazione nei territori del nord Europa, che via via aveva annesso ai propri domini. Grazie alle vittoriose campagne contro Sassoni, Avari, Longobardi e i musulmani di al-Andalus, aveva posto sotto la corona dei Franchi i territori di quello che era un tempo l’Impero Romano d’Occidente (comprensivo delle odierne Francia, Belgio, Olanda, Germania, Spagna, Italia settentrionale, Toscana, Dalmazia e di parte della regione danubiana).
In qualità di defensor fidei e per la fedeltà giurata a Roma, Carlo Magno intervenne a difesa di Leone III, quando questi restò vittima di un’aggressione maturata nell’ambito delle lotte intestine per la successione al precedente pontefice Adriano I. Secondo alcune fonti, è probabile che per ricambiare il gesto d’aiuto il Papa propose all’allora re dei Franchi e dei Longobardi l’incoronazione imperiale. Altri studiosi, sulla base della testimonianza di Eginardo (biografo personale di Carlo), sostengono che l’iniziativa colse di sorpresa Carlo, rimasto addirittura contrariato della cosa.
Fatto sta che nel corso della messa di Natale ebbe luogo la solenne cerimonia dell’incoronazione. Solitamente vestito di braghe di lino, mantello di pelliccia e stivali annodati a stringhe (tipico costume franco), Carlo si presentò indossando l’abbigliamento romano (tunica bianca e calzari ai piedi), a simboleggiare la continuità con il mito di Roma. Dopo aver posto sul suo capo la corona, il Pontefice s’inginocchiò in segno di rispetto, secondo l’uso bizantino della proskynesis.
Ma ciò che influì profondamente sui destini dell’impero e sul potere temporale di Roma, fu il gesto dell’incoronazione ricevuta dalle mani del Papa, che sanciva la superiorità dell’autorità papale su qualsiasi altra. Un atto che ruppe con la tradizione inaugurata da Costantino (dov’era l’imperatore che nominava il successore al soglio pontificio) e che venne sconfessato da Napoleone (che si autoincoronò nella cattedrale di Notre-Dame).
Quell’evento segnò tuttavia l’inizio di una fioritura culturale e politica, ricordata con l’espressione di rinascita carolingia. Centro propulsore di questa nuova stagione fu la schola palatina, un cenacolo di intellettuali che si riunivano ad Aquisgrana (dimora reale di Carlo), sotto la direzione del monaco e filosofo Alcuino di York.
Morto all’età di 71 anni per un incidente di caccia, il corpo di Carlo riposa nel sarcofago custodito insieme al trono nella cattedrale di Aquisgrana, dov’è venerato come una reliquia sacra (la canonizzazione di Carlo fu decisa dall’antipapa Pasquale III e non è riconosciuta dalla Chiesa ufficiale).
Sul merito di Carlo quale padre dell’Europa in molti continuano a interrogarsi, dividendosi tra quanti sostengono che in quella stagione si gettarono le basi della futura geografia del vecchio continente e altrettanti che disconoscono tale tesi, puntando sul fatto che il nuovo soggetto politico guardava più ai passati fasti romani che al futuro.
Eppure, casualità o meno, i centri di potere dell’Europa di oggi (come Maastricht, sede dell’omonimo trattato che ha dato vita all’Unione Europea, e Bruxelles che ospita parte del Parlamento e due delle più importanti istituzioni europee) si trovano in quell’area che un tempo rappresentava il fulcro dell’impero carolingio (Aquisgrana è a pochi chilometri dalle suddette città).
Debutta Natale in casa Cupiello
venerdì 25 dicembre 1931 (90 anni fa)
Debutta Natale in casa Cupiello: Luca Cupiello vive la tradizione del presepe con l’entusiasmo e l’incoscienza di un bambino, cercando testardamente il consenso del figlio Tommasino, giovane indolente e affetto da una strana cleptomania domestica. L’infantilismo di Luca sarà fonte di guai per la moglie Concetta, fino a scatenare un vero e proprio dramma familiare.
La genesi di Natale in casa Cupiello impegnò per quattro anni Eduardo De Filippo, che la portò in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli, il 25 dicembre 1931. Quella prima rappresentazione, organizzata insieme ai due fratelli Titina e Peppino, consisteva in un atto unico, corrispondente al secondo dei tre atti, aggiunti in seguito tra il 1932 e il 1934.
La versione del 1931 fu accolta da un successo inatteso dagli stessi attori, che per contratto avrebbero dovuto recitare per pochi giorni. Dopo la divisione dai fratelli, Eduardo riprese la commedia più volte, rivisitando il testo fino alla versione definitiva del 1977 (registrata per la RAI), attualmente la più nota.
In occasione del 120° anniversario della nascita di Eduardo, il 22 dicembre 2020 Rai 1 ha trasmesso una versione cinematografica con la regia di Edoardo De Angelis, con Sergio Castellitto e Marina Confalone nei ruoli principali.
Nati in questo giorno
Isaac Newton
data di nascita: giovedì 25 dicembre 1642 (379 anni fa)
data morte: giovedì 20 marzo 1727 (294 anni fa)
Isaac Newton: Uno dei massimi studiosi della storia dell’umanità, scopritore di principi fondamentali della matematica e della fisica.
Nato a Woolsthorpe-by-Colsterworth, ad ovest dell’Inghilterra, e morto a Londra nel 1727, visse una infanzia infelice per la prematura perdita del padre e per i cattivi rapporti con il patrigno.
Nel 1687 pubblicò i “Philosophiae Naturalis Principia Mathematica”, una delle più significative opere del pensiero scientifico, dove descrisse la legge di gravitazione universale e i fondamenti per la meccanica classica; con essa introdusse i concetti di “massa” e di “forza”, alla base delle leggi sulla dinamica.
In campo matematico, contribuì allo sviluppo del calcolo infinitesimale, entrando in conflitto con Gottfried Wilhelm Leibniz sulla paternità della scoperta. Tra gli altri meriti: dimostrò che le leggi della natura governano il movimento della Terra e degli altri corpi celesti; constatò che la luce bianca è composta dalla somma (in frequenza) di tutti gli altri colori, sostenendo inoltre la teoria corpuscolare della luce.
Dido
data di nascita: sabato 25 dicembre 1971 (50 anni fa)
Dido: Interprete pop tra le più raffinate del momento, apprezzata per la voce calda e la profondità dei testi.
Nata a Londra, come Dido Florian Cloud De Bounevialle O’Malley Armstrong, allena il suo orecchio musicale con la musica classica, studiando nel contempo pianoforte e violino alla London Guildhall School Of Music.
Il battesimo come cantante avviene grazie al fratello Rowland Constantine, leader dei Faithless, che le offre il ruolo di seconda vocalist nella band. Nel 1995 si lancia come solista ma la popolarità arriva sei anni più tardi, grazie al brano Stan cantato con il famoso rapper Eminem.
Con hit di immediata presa come Here with me, “Thank you” (inclusa nella colonna sonora di “Sliding Doors”), “Whiet flag” scala le classifiche, conquistando diversi riconoscimenti, su tutti il MTV Europe Music Awards come “miglior artista emergente”, due Brit Award e tre World Music Award.
Apprezzata dai colleghi, collabora tra gli altri con Britney Spears, Carlos Santana e Rufus Wainwright (con cui incide I eat dinner per la colonna sonora del film Che pasticcio, Bridget Jones!). Nel 2019 pubblica il quinto album in studio: Still on My Mind.
Annie Lennox
data di nascita: sabato 25 dicembre 1954 (67 anni fa)
Annie Lennox: Voce potente, stile glamour e sonorità pop a colpi di sintetizzatore. Una formula vincente che negli anni Ottanta e Novanta ha fatto la fortuna sua e degli Eurythmics.
Nata ad Aberdeen, in Scozia, inizia a suonare pianoforte e flauto fin da piccola, indirizzandosi alla musica classica. L’incontro con il musicista Dave Stewart la introduce nel genere pop, dove i due operano prima con la band The Tourists e dal 1980 con il duo “Eurythmics”.
Con quest’ultimo vive vent’anni di successi, da Sweet dreams a “Must Be an Angel (Playing with My Heart)”, prima di tentare la carriera di solista, altrettanto foriera di trionfi: su tutti Why (premio come “miglior video di un’artista femminile” nel 1992) e No More I Love You’s, che le consegna un Grammy come “migliore performance femminile pop”.
Il suggello alla sua straordinaria parabola artistica arriva nel 2004 con l’Oscar per la “migliore canzone”, assegnato a Into The West (nella colonna sonora de Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re). Chiusa definitivamente la parentesi con gli Eurythmics nel 2005, cinque anni dopo pubblica il primo album natalizio “A Christmas Cornucopia”.
Marco Mengoni
data di nascita: domenica 25 dicembre 1988 (33 anni fa)
Marco Mengoni: Espressione della nuova frontiera di artisti lanciati dal reality, in nove anni di attività ha già raccolto consensi e riconoscimenti degni di una star consumata.
Nato a Ronciglione, in provincia di Viterbo, a 21 anni fa l’incontro che gli cambia la vita: Morgan, leader dei Bluvertigo, lo seleziona per l’edizione 2009 del reality X Factor.
Due mesi dopo la vittoria del programma di Rai 2, sale sul palco dell’Ariston, ottenendo il terzo posto con Credimi ancora, incluso nel fortunatissimo album Re matto (doppio disco di platino). La consacrazione passa nuovamente per il Festival di Sanremo, dove nel 2013 trionfa con L’essenziale.
Primo italiano ad ottenere il Best European Act agli MTV Europe Music Awards del 2010, con due album in studio e un live supera le 655mila copie. A gennaio 2015 pubblica il terzo album, Parole in circolo, certificato disco di platino dopo solo due settimane. A dicembre dello stesso anno esce anche il quarto album, Le cose che non ho. Il 30 novembre 2018, anticipato dai singoli Voglio e Buona vita, arriva il quinto album in studio Atlantico. Tre anni dopo pubblica il sesto album: Materia (Terra).
Nati… sportivi
Cristina Chiuso
data di nascita: martedì 25 dicembre 1973 (48 anni fa)
Cristina Chiuso: Nata a San Donà di Piave (provincia di Venezia), è un’ex nuotatrice. Negli otto campionati europei, cui partecipa dal 1991 al 2008, vince due medaglie d’argento nella staffetta 4×100 stile libero (nel 2000 e nel 2008). Gareggia, senza mai raggiungere il podio, a quattro Olimpiadi e a cinque Mondiali.
Nella carriera agonistica, in campo nazionale, conquista 41 titoli individuali e 15 in staffetta. Detiene il record italiano sui 50 metri stile libero sia in vasca lunga, dal 2006 con il tempo di 25″18, che in vasca corta (cioè la vasca è di 25 metri), dal 2005 con il tempo di 24″37.
Commenta per SKY le gare di nuoto delle Olimpiadi di Londra 2012 e per Eurosport quelle di fondo dei Giochi di Tokyo 2020. Dal 31 agosto 2015 è la delegata CONI per la provincia di Roma.
Cruijff d’oro
martedì 25 dicembre 1973 (48 anni fa)
Cruijff d’oro: I 24 giurati, chiamati dalla rivista francese France Football, hanno assegnato all’olandese Johan Cruijff (Ajax/Barcellona) il Pallone d’oro 1973. Al secondo posto si è classificato Dino Zoff, portiere della Juventus. Tra i 27 giocatori in classifica ci sono anche tre “grandi campioni” del calcio italiano: Rivera, Facchetti e Mazzola.
Per l’olandese, da alcuni definito il Pelé bianco, è il secondo Pallone d’oro, il primo l’aveva ottenuto nel 1971. Nel 1974 arriverà anche il terzo e, nella storia del premio, in seguito ci riusciranno campioni come Platini e van Basten, mentre ne vinceranno cinque l’argentino Lionel Messi e il portoghese Cristiano Ronaldo.
Il Mondo degli Animali
Gabbiano comune
mercoledì 25 dicembre 2013 (8 anni fa)
Gabbiano comune: Il gabbiano comune, nome scientifico “Chroicocephalus ridibundus” o “Larus ridibundus”, è un uccello che appartiene alla famiglia dei Laridi.
Il Larus ridibundus ha una lunghezza che può superare i 40 centimetri, l’apertura alare può raggiungere il metro. Le ali sono appuntite e snelle, ha un piumaggio bianco-grigio su tutto il corpo e una striscia nera caratterizza il bordo superiore delle ali. In estate le piume della testa hanno una colorazione scura, marrone, mentre in inverno il gabbiano presenta solo piccole macchie scure ai lati della testa. Ha zampe palmate.
Questo uccello vive in Europa, Africa del nord e Asia centro-settentrionale. E’ un specie molto frequente in Italia. Vive in prossimità delle coste marine, dei fiumi e dei laghi. Si nutre prevalentemente di pesci ma non disdegna vermi e insetti. Purtroppo, a causa della disponibilità di cibo, ha colonizzato anche le zone urbane e spesso interi stormi si nutrono nelle discariche.
Diverse opere e romanzi sono dedicati, oppure ispirati, a questi uccelli marini. Per esempio a fine Ottocento lo scrittore russo Anton Cechov, intitolava una sua commedia “Il gabbiano”; nel 1970 Richard Bach scrisse il famoso romanzo “Il gabbiano Jonathan Livingston”; nel 1996 lo scrittore Luis Sepúlveda scrisse il romanzo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” che ispirò, nel 1998, il film d’animazione “La gabianella e il gatto” del regista Enzo D’Alò.
Scomparsi oggi
Charlie Chaplin
data di nascita: martedì 16 aprile 1889 (132 anni fa)
data morte: domenica 25 dicembre 1977 (44 anni fa)
Charlie Chaplin: È con lui che è nato il mito del cinema e con i suoi film ha raggiunto, probabilmente, la forma poetica più alta.
Nato a Londra, Sir Charles Spencer Chaplin era figlio d’arte e grazie alla madre si appassionò al canto e alla recitazione, iniziando ad esibirsi con lei, a teatro, a soli cinque anni. Dopo varie esperienze entrò nella compagnia di Fred Karno, straordinaria palestra di talenti del calibro di Stan Laurel (lo Stanlio nel celebre duo comico con Ollio), dove si fece apprezzare per le sue pantomime, tra cui quella dell’ubriaco elegante.
Sbarcato negli Stati Uniti nel 1910 al seguito della compagnia, le sue gag acrobatiche entusiasmarono il pubblico, catturando l’attenzione di diversi impresari. Scritturato dalla Keystone, nel 1914 debuttò sul grande schermo con Per guadagnarsi la vita, cortometraggio in cui impersonava un aspirante giornalista a caccia di scoop.
Insoddisfatto della performance, Chaplin andò alla ricerca di qualcosa di originale, che gli consentisse di esprimere la verve comica e la formidabile mimica di cui era capace. Un pomeriggio entrò nei camerini e ne uscì vestito alla bell’e meglio, mischiando taglie diverse e applicandosi un ciuffetto di baffi finti. Nacque così la maschera di Charlot, che portò per la prima volta sullo schermo in Charlot si distingue.
Con il linguaggio del corpo e il ritmo frenetico dell’azione, ripresi dall’attore francese Max Linder, divenne la grande star del muto, recitando in oltre 70 pellicole, lasciando vere e proprie opere d’arte con Il monello, La febbre dell’oro, Luci della città, Tempi moderni e Il grande dittatore (il suo primo film completamente sonoro).
Una parabola artistica senza precedenti, che si completò con l’assegnazione dei due Oscar alla carriera, l’ultimo nel 1972, motivato «per aver fatto delle immagini in movimento una forma d’arte del Ventesimo secolo» e salutato dalla più lunga ovazione nella storia dell’Academy Awards. Ricevutone un terzo “retroattivo” per la colonna sonora di “Luci della ribalta” nel 1973, quattro anni più tardi, la notte di Natale, si spense nella sua residenza svizzera.
Joan Miró
data di nascita: giovedì 20 aprile 1893 (128 anni fa)
data morte: domenica 25 dicembre 1983 (38 anni fa)
Joan Miró: Uno dei principali esponenti del surrealismo pittorico, con la continua ricerca dell’essenziale innovò il linguaggio artistico, influenzando le avanguardie europee e grandi maestri come Salvador Dalì.
Nato a Barcellona e morto a Palma di Maiorca nel dicembre del 1983, Joan Miró i Ferrà rimase sempre legato alla città natale e alla Catalogna in generale, molto presente con la propria gente e tradizioni nelle opere del pittore e scultore spagnolo. Il suo personalissimo stile cominciò a delinearsi durante i primi contatti con il “fauvismo” e le frequentazioni dei circoli artistici di Montparnasse, a Parigi, dove conobbe tra gli altri Picasso.
L’influenza del movimento dadaista ma ancor di più della poesia surrealista portò l’arte di Miró verso l’astrazione, riducendo la realtà all’essenziale attraverso il largo ricorso a simboli e ghirigori. «Assassinare l’arte convenzionale» fu la sua “mission” dichiarata, che lo fece salire alla ribalta negli anni Trenta, fino alla celebrità degli anni Cinquanta quando conquistò il premio per la grafica alla Biennale di Venezia (1954) e il Premio Internazionale Guggenheim (1958).
Oltre che per i dipinti, sparsi per i maggiori musei del mondo, è famoso per l’attività di ceramista (suoi il Muro della Luna e il Muro del Sole della sede parigina dell’UNESCO) e le numerose sculture di terracotta e bronzo, tra cui la celebre Dona i ocell (Donna e uccello) che svetta con 22 metri di altezza nel parco “Joan Miró” di Barcellona.
George Michael
data di nascita: martedì 25 giugno 1963 (58 anni fa)
data morte: domenica 25 dicembre 2016 (5 anni fa)
George Michael: Star della musica mondiale, nelle sue corde ci sono diversi generi, dal rock al pop, dal soul al r’n’b.
Londinese doc, con oltre 100 milioni di dischi venduti figura tra gli artisti britannici più popolari di sempre. La sua parabola artistica comincia negli anni Ottanta nel segno dei Wham, storico duo pop, formato con il chitarrista Andrew Ridgeley, con cui incide brani memorabili, su tutti Careless Whisper e Last Christmas.
Solista dal 1986, il primo album, “Faith”, vende più di 17 milioni di copie, trainato da 6 singoli che diventano tutti grandi successi. Tra gli album più apprezzati anche la compilation “Red, Hot & Dance”, i cui proventi sono stati devoluti alla lotta contro l’Aids.
Ricordato anche per i duetti con artisti d’eccezione, tra cui Aretha Franklin, il tenore Luciano Pavarotti, Elton John e Stevie Wonder, nel 2014 pubblica il primo album live Symphonica, registrato durante il Symphonica Tour.
Muore per arresto cardiaco nella sua abitazione di Goring-on-Thames (nel sud-est dell’Inghilterra), il 25 dicembre del 2016.
Giorgio Bocca
data di nascita: sabato 28 agosto 1920 (101 anni fa)
data morte: domenica 25 dicembre 2011 (10 anni fa)
Giorgio Bocca: Nato a Cuneo, è stato uno scrittore e un giornalista, tra i principali protagonisti del Novecento. Durante tutta l’attività pubblicistica rivendicò sempre con orgoglio il passato da partigiano della Resistenza, ergendosi a strenuo difensore della Costituzione.
Nel dopoguerra cominciò a scrivere per il giornale di Giustizia e Libertà, collaborando poi per L’Europeo e per Il Giorno, conducendo inchieste sulla società italiana. Un momento decisivo nella sua carriera fu la fondazione del quotidiano la Repubblica nel 1976, insieme ad Eugenio Scalfari.
Celebre la sua rubrica “L’antitaliano” sul settimanale L’Espresso, che portò avanti fino agli ultimi giorni di vita. Presente anche in TV sulle reti Mediaset con trasmissioni come “Prima pagina” e “Il cittadino e il potere”, nel 2008 venne insignito del Premio Ilaria Alpi alla carriera.
Considerato da sempre il rivale storico di Indro Montanelli, Bocca si spense nel dicembre del 2011 nella sua casa di Milano.