In esposizione alla Biennale di Architettura “Uncertainty” è il risultato della collaborazione di quattro professionisti. Un’installazione che rappresenta il dubbio da cui possono nascere idee per migliorare la convivenza civile. La rassegna veneziana prosegue fino al 21 novembre.
Biennale Architettura: è ufficialmente iniziata la 17° edizione
Chi presenta alla Biennale di Architettura “Uncertainty”?
Domingo Jacobo González Galván, Sofía Piñero Rivero, Andrzej Gwizdala, Fernando Herrera Pérez. Gli architetti hanno coinvolto altri progettisti nella realizzazione dell’installazione, coinvolgendoli nell’atto creativo. La sala “Together” riunisce le proposte selezionate, mentre in “Cloud” ci sono i tanti progetti pervenuti, molti di professionisti italiani.
Nicoletta Braga e Massimo Mazzone in esposizione
Braga ritiene che l’arte sia un procedimento collettivo che si concretizza con l’interazione tra persone. Le sue opere sono il frutto di un ragionamento multidisciplinare in cui pittura, performance e spazialità trovano una forma espressiva. Tra i lavori principali ci sono “Medusa” e “Germinale”.
Mazzone è docente all’Accademia di Brera e si interessa soprattutto della scultura sociale, non modellata. Studia quindi i fenomeni culturali e identitari che portano alla rappresentazione di idee e concetti.
“How will we live together” e la premiazione di Rafael Moneo
Il giorno dopo l’avvio della Biennale dell’Architettura si è svolta la consegna del Leone d’oro alla carriera allo spagnolo Rafael Moneo. Il professionista ha partecipato alla realizzazione del progetto della Giudecca nel 1983 e poi vinto il concorso internazionale per il nuovo Palazzo del Cinema al Lido. Un innovatore che ha ideato le strutture di Kursaal Auditorium, Museo del Prado, Atocha Train Station e Cattedrale di Los Angeles. Il suo apporto al settore è l’insegnamento a reinterpretare gli edifici del passato e a seguire l’inclinazione.
Alla Biennale di Architettura “Uncertainty”
L’allestimento del padiglione della Spagna riproduce una macchina interattiva, un luogo in cui pensare al tema della Biennale. Il filo conduttore delle opere è infatti la questione del vivere insieme che trova nella presentazione una risposta. Oltre a “Together”, ci sono gli spazi di “Draw”, con le azioni che trasformano la realtà, e “Cloud”, la nebulosa delle idee. La nuvola è formata da fogli incolonnati in cui sono inseriti i progetti della call non selezionati. Quindi i curatori hanno considerato le proposte, ma tutte insieme a formare una creazione che genera opportunità. L’incertezza e il dubbio, da cui prende il nome il lavoro, anno parte dell’invenzione e possono comunque portare a soluzioni. Puoi visitare la struttura anche virtualmente, sul sito del progetto.