domenica, Aprile 20, 2025

Alice,16 anni muore a Udine per una dose di eroina gialla

Alice Bros, una studentessa di 16 anni di Palmanova è morta mercoledì pomeriggio per una dose di eroina gialla.

La vicenda è stata ricostruita dagli inquirenti tramite le parole del fidanzato della vittima. Il 6 ottobre gli investigatori e il pm Andrea Gondolo hanno ascoltato il ragazzo per la seconda volta, il quale ha riconfermato la prima versione. Il giovane racconta che il 3 Ottobre è andato a prendere la sua fidanzata  all’uscita dalla scuola e hanno mangiato un trancio di pizza e raggiunto a piedi la ferrovia di Udine, dove Alice avrebbe dovuto prendere il treno per tornare a casa. Arrivati in stazione i due fidanzati si sono chiusi nel bagno del binario 1 e si sono iniettati una dose di eroina gialla, procurata dalla stessa Alice. Entrambi hanno perso i sensi poiché l’eroina gialla è uno stupefacente che viene tagliato con potenti analgesici che la rendono una sostanza ancor più dannosa, aumentando il rischio di overdose. Quando il ragazzo si è ripreso ha visto Alice ancora priva di sensi, ha provato a svegliarla ma vedendo che non rispondeva l’ha portata verso un lavandino per buttarle dell’acqua in faccia. La ragazza non si è svegliata così è intervenuto un addetto delle pulizie che, notati i movimenti, ha avvisato un capotreno e ha chiamato la Polfer e i soccorsi. Per Alice però sono stati inutili. Dall’autopsia risulterebbe un edema cerebrale e uno polmonare che potrebbero confermare la morte per overdose, ma riscontri più approfonditi saranno dati dagli esami tossicologici. Inoltre conferma dell’ipotesi che la ragazza possa essere morta per overdose è data dal fatto che è stata rinvenuta una scatolina di latta, probabilmente utilizzata per tagliare la dose nelle mani del fidanzato.

La nuova droga

La “nuova droga” che ha ucciso Alice è l’eroina gialla. Viene spacciata con un mix di farmaci, tra cui alcuni analgesici e si sta diffondendo sempre più nel Nord Est. È totale monopolio di nigeriani, per cui ora è caccia all’uomo nigeriano che possa avergliela venduta. Nel 2017 ha già provocato 18 vittime secondo gli atti di un’inchiesta della Procura di Venezia. Viene definita gialla dal colore che assumono le varie dosi.

Il fidanzato

Riguardo  Il fidanzato della vittima si sa che precedentemente frequentava la stessa classe di Alice nel liceo artistico Sello, poi fu bocciato e abbandonò gli studi. Spesso sostava davanti alla stazione di Udine e più volte era stato controllato dalla polizia. I genitori di Alice raccontano che non avrebbero voluto che la figlia frequentasse quel ragazzo, ma come ha sostenuto il padre Mario di 60 anni: “ […] non potevo stroncare così quella storia, c’era il rischio che si legassero di più”. Laura, la mamma di Alice 52 enne  invece non si trattiene e riferisce che martedì 2 Ottobre aveva inviato un messaggio alla mamma del fidanzato di Alice dicendole di tenere lontano suo figlio dalla ragazza. Inoltre Laura ricorda che il ragazzo la opprimeva per rimanere fuori casa fino a tarda notte e che lei e il padre di Alice si sono sempre opposti a questa cosa. Laura e Mario, i genitori di Alice sono separati da tempo, ma hanno raccontato che continuavano a vedersi perché si volevano bene e per sostenere nella crescita la figlia.  Lo stesso Mario infatti non ne fa bugia, sostenendo la ex moglie davanti alla sua casa a Palmanova.

La mamma riguardo l’uso dell’eroina della figlia dice: “Alice non era una tossicodipendente,[…] ma forse troppo raggirabile”

Il padre racconta che quel giorno aspettava, come spesso accadeva,  la chiamata della figlia chiedendogli di venirla a prendere per non arrivare con il treno, ma quella chiamata non è più arrivata e ora non arriverà più.  Riguardo l’uso di eroina i genitori sostengono che Alice non fosse una tossicodipendente. La mamma spiega che aveva avuto dei litigi particolari con la sorellina e questo l’aveva spinta a portarla da uno psicologo, che però non ha notato nulla di strano. Inoltre la ragazza aveva appetito e un ottimo colorito per cui nessuno avrebbe mai pensato che potesse assumere sostanze stupefacenti. La mamma inoltre ricorda che l’anno precedente “Alice aveva addirittura lasciato un fidanzatino perché girava con del fumo.”  Sostiene: ”Alice era candida, ma forse troppo raggirabile”.  Oggi alle 17 si riuniranno a Udine gli Stati generali della scuola su iniziativa della preside del liceo frequentato da Alice, per discutere il fenomeno, alla presenza di rappresentanti del mondo scolastico, esperti politici e famiglia. Il Sindaco di Udine, Pietro Fontanini commenta: “Qualora dovesse essere confermata la versione dell’overdose, noi come Comune ci impegniamo a implementare le politiche indirizzate ai nostri ragazzi puntando sulla sensibilizzazione contro l’uso di sostanze mortali come le droghe”.  In ogni caso continueranno le indagini per capire chi abbia venduto quella dose di eroina gialla alla ragazza.

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