WIEN MUSEUM: La Corona Collection Project creata nel presente, per non dimenticarlo
“Tutti coloro che dimenticano il passato sono destinati a riviverlo”, la citazione di Primo Levi è universalmente valida ed il presente devo costruire il suo ricordo, affinché i posteri sappiano cosa è il Coronavirus, ciò che ha comportato, senza mai conoscerlo.

Le generazioni future devono saperlo e Wien Museum di Vienna chiede un contributo da parte di tutti, il digitale è passeggero, gli oggetti trovano la loro immortalità nei musei.
“Inviateci per e-mail le fotografie di oggetti che documentano la vostra vita quotidiana a
Vienna ai tempi del Coronavirus. I fogli di assistenza appesi al muro nella tromba delle scale,
la mascherina che avete acquistato ad un’asta online, il vostro diario del Coronavirus – ogni
oggetto che sia parte della vostra vita quotidiana qui a Vienna, oggi è il benvenuto.
Inviate le vostre fotografie via e-mail a [email protected]. E vi prego di
scrivere brevemente la storia che tutti questi oggetti stanno raccontando per voi.”
Una collezione artistica che nasce dal quotidiano di tutti, dagli oggetti comuni e dunque più veritieri. La “Corona Collection Project” raccogli fotografie e articoli che hanno caratterizzato la pandemia del Coronavirus.
Corona Collection Project: “continueremo a raccogliere oggetti finché il virus sarà con noi”
Gli oggetti saranno parte delle mostre che verranno allestite sui giorni della pandemia, fino ad ora la “Corona Collection Project” è composta da 1800 fotografie giunte dal 25 marzo. Di queste, circa 200 sono state già pubblicate.
Konstanze Schaefer, portavoce del museo della capitale austriaca, ha dichiarato: “Finché il virus esisterà continueremo ad accettare testimonianze”. Gli oggetti scelti per le future mostre saranno ritirati delle abitazioni e conservati nei depositi del museo.
Un museo che racconta la nostra storia, tramite le nostre immagini, per raccontare al futuro il virus che ha inginocchiato il mondo moderno, segnando un varco tra la vita prima e dopo il Coronavirus.
Verena Henneberg: “I miei coinquilini e io abbiamo cucito delle maschere e le abbiamo stampate con l’hashtag #leavenoonebehind per attirare l’attenzione sulla situazione dei rifugiati nonostante il divieto di riunioni e l’impossibilità di manifestazioni”. Ilse Prenner: “Questi disegni sono appesi a un recinto di un asilo chiuso a causa di Corona, che spesso passo. La trovo molto dolce e incoraggiante. “ Franz Waldner: “Con quale rapidità è stata implementata un’idea imprenditoriale in tempi di crisi”. Anonimo: “1020, Johannes-von-Gott-Platz. Di fronte all’entrata principale dell’ospedale Misericordioso dei Fratelli. Giovanni di Dio (1495-1550) fu il fondatore dell’Ordine dei Fratelli Misericordiosi. “ Anonimo: “Cena (online) 2020 … ‘Un buon pasto riunisce (ancora) brave persone.’ Socrate.” Markus Pitzer: “Una foto che mostra la mano di mia moglie e mia. Mia moglie è risultata positiva al virus Corona”