Sabato 17 dicembre alle 18, negli spazi del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, apre al pubblico la mostra collettiva Il paesaggio. Sentieri battuti e nuove prospettive. L’esposizione è a cura di Davide Caroli. L’esposizione, promossa dal Comune si innesta nella programmazione triennale dedicata all’ambiente, tema sul quale verterà la proposta culturale della città fino al 2024.
Al Museo civico di Bagnocavallo ritratti dal mondo minerale
Quali sono le implicazioni sociali della mostra al Museo Civico delle Cappuccine?
La mostra, in programma dal 17 dicembre al 5 marzo 2023, è incentrata sulle due declinazioni previste per il 2022, Paesaggio naturale e 2023, Paesaggio urbano. Presenta una lettura contemporanea della raffigurazione del tema paesaggistico con particolare attenzione agli esempi più interessanti emergenti a livello nazionale. L’ecologia, l’ecologismo, lo sviluppo sostenibile, il cambiamento climatico, la tutela dell’ambiente hanno portato al centro dell’attenzione l’argomento. Se ne parla nella discussione politica, sociale e generazionale per l’urgenza con cui si stanno rivelando avviati su un piano inclinato le mutazioni del clima. Sono questioni che avranno ripercussioni anche sulle nostre società.
Sviluppo sostenibile e paesaggio
La discussione riguarda cosa sia oggi il paesaggio, le sue precarie condizioni, dovute non unicamente al cambiamento climatico. Inoltre, interessa la considerazione a livello urbano, sociale e anche umano, ai tentativi messi in campo per tracciarne una documentazione e indirizzarne l’evoluzione su binari più rispettosi. Sono infatti piani paralleli e argomenti su cui si stanno sviluppano studi, ricerche e approfondimenti. Non pare quindi banale affrontare il discorso sul paesaggio anche dal versante culturale e artistico e portare contributi alla discussione. Il progetto parte dalla visione di chi, attraverso un punto di osservazione meno strettamente scientifico, può offrire uno strumento prospettico per analizzare il tema.
La mostra al Museo Civico delle Cappuccine
Un percorso non cronologico ma tematico e stilistico suggerisce rimandi e affinità, immaginata come una vera e propria passeggiata. Apre con una prima sezione nella quale la strada è indicata da alcuni maestri del Novecento che hanno tracciato le linee lungo le quali si è sviluppata l’arte del XX secolo. Quindi Carlo Carrà, William Congdon, Giorgio Morandi, Ennio Morlotti, Mario Schifano, Mario Sironi. Seguono poi 2 sezioni dedicate agli elementi che costituiscono il paesaggio naturale. Acqua, nella quale sono presenti opere di: Ermes Bajoni, Luca Barberini, Ettore Frani, Guido Guidi, Virgilio Guidi, Federica Giulianini, Roberto Pagnani. Marco Palmieri, Marina Paris, Armando Pizzinato. Inoltre, Terra, con opere di Paola Babini, Giulia dall’Olio, Massimiliano Fabbri, Andrea Francolino, Takako Hirai, Ernesto Treccani, e pure Giorgia Severi.
La sezione Sogno del paesaggio al Museo Civico della Cappuccine
Una successiva sezione racconta il Sogno del paesaggio e vede esposte opere di CaCo3, Andrea Chiesi, Josè D’apice, Eron, Filippo Farneti. Ci sono anche lavori di Enrico Lombardi, Giuseppe Maestri, Enrico Minguzzi, Enzo Morelli, Mattia Moreni, Marco Neri, Massimo Pulini, Giulio Ruffini, Salvo. Tono Zancanaro, Carlo Zauli. Chiude la mostra un’ultima sezione con un ulteriore elemento naturale: Aria nella quale si fronteggiano un’opera di aeropittura futurista di Tato e un dipinto di Fabio Giampietro. Il progetto espositivo è accompagnato da un catalogo che include le immagini di tutte le opere e i testi di Davide Caroli, Direttore del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo. Mario Angelo Neve, Professore di Geografia all’Università di Bologna, Campus di Ravenna ha scritto: Ecologia dell’arte, ecologia della mente: il paesaggio. Stefano Bruzzese, Docente di Storia dell’arte moderna all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha redatto il saggio Il paesaggio nell’opera di Pier Paolo Pasolini.
Immagine da cartella stampa.