Ahanhanzo Glèlè è uno degli scultori che espone alla mostra Art of Benin From Yesterday and Today: From Restitution to Revelation. Un evento che presenta i tesori restituiti dalla Francia e porta l’attenzione sulla situazione di un paese che non gestisce il proprio patrimonio storico e artistico. Il percorso è visitabile al Palazzo della Marina Cotonou fino al 28 agosto.
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Cosa rappresenta il lavoro di Ahanhanzo Glèlè per il Benin?
L’arte del passato del Benin è da secoli conservata soprattutto nei musei europei e quindi l’espressività locale è affidata a artisti contemporanei. Al Palazzo presidenziale, Ahanhanzo Glèlè, discendente del re, ha proposto le sculture in terracotta. Si tratta della prima volta che il suo lavoro è esposto in un’istituzione beninese. Ha modellato la scultura in argilla di un contadino che tiene in mano una zappa. L’artista è consapevole che i giovani sono poco informati del patrimonio nazionale e di ciò che producevano gli antenati. Parla anche delle sfide che devono affrontare nell’educare le nuove generazioni.
La visita del Presidente francese
Il 27 agosto Emmanuel Macron visiterà la mostra dopo la restituzione dello scorso novembre di alcuni pezzi. Il Capo del Governo parigino ha acconsentito nel 2017 al ritorno in Benin di 26 oggetti saccheggiati dalle truppe francesi dai palazzi di Abomey nel 1892. I materiali erano conservati al Museo Quai Branly.
La mostra Benin di ieri e di oggi: dalla restituzione all’apocalisse
Le opere sono esposte al Palazzo Presidenziale, trasformato in un museo di standard internazionali. Presenta i troni cerimoniali dei re Ghézo, Glèlè e del Kataclè di Béhanzin, le statue del Dahomey. Partecipano anche 34 artisti beninesi contemporanei che rappresentano la nuova identità culturale del Paese. Sono: Dominique Zinkpè, Julien Sinzogan, Yves Apollinaire Pédè e Ponce Zannou. Nonostante il successo complessivo della mostra, ormai agli ultimi giorni di apertura, alcuni dicono che non coinvolge troppo i beninesi. Il testo esplicativo della mostra e le visite gratuite infatti sono disponibili solo in francese, non in Fon, la lingua locale.